GROSSETO. 13 FEB. Il Codacons attacca Costa Crociere evidenziando una possibile responsabilità per la sicurezza.
In una nota dell’Associazione dei Consumatori si legge: “Dalle intercettazioni realizzate dai Carabinieri di Grosseto si capisce chiaramente che i controlli e le successive autorizzazioni sulla messa in sicurezza delle navi non sono stati fatti con la dovuta accortezzà”.
Il Codacons afferma anche di essere in possesso di audio esclusivi da cui emergono le “inadempienze e le responsabilità della società Costa Crociere”. Il Codacons parla poi anche “corresponsabilità della Carnival”.
“Una prima intercettazione – dichiara il codacons – è tra Cristina Porcelli, avvocato di Costa Crociere, e Paolo Parodi, ispettore tecnico nonché Fleet Superintendent dell’unità di crisi di Costa Crociere. I due dialogano genericamente su una nave di prossima uscita dai cantier dove è stata riscontrata un’anomalia ad una boccola.
Per rispettare la consegna e per ovviare il problema potrebbero essere eseguite delle false prove in mare; in caso di prove reali, infatti, la boccola rischierebbe di bruciarsi e la nave dovrebbe rientrare in cantiere.
Alla fine della telefonata Parodi affermerebbe che i controlli fatti a velocità limitata erano stati effettuati in precedenza anche su un’altra nave: la Concordia. Dalla seconda intercettazione, invece, si evince che le porte stagne della Concordia non tenevano…”