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Laura Alessandroni di Unicam e la ricerca del progetto Abriopack su imballaggio biodegradabile per la carne avicola

Alessandroni

APIRO (MC) – Il progetto Abriopack tra i protagonisti alla XXI EuroFoodChem, la prestigiosa conferenza biennale organizzata dalla Food Chemistry Division della European Chemical Society (EuChemS) che si è svolta recentemente in via telematica.

Questa edizione è stata il risultato di una collaborazione tra la Food Chemistry Division di EuChemS, della Società Chimica Portoghese e della Società Chimica Serba, organizzatori rispettivamente dell’edizione precedente del 2019 e di quella futura nel 2023. La conferenza ha offerto l’opportunità di scambiare idee e conoscenze, nonché di presentare i lavori più recenti, con particolare rilevanza per i giovani ricercatori. A tal fine, il programma della XXI EuroFoodChem è stato caratterizzato da un mix di lezioni plenarie, comunicazioni orali, presentazioni flash e poster.

A presentare i primi risultati del progetto Abriopack è stata la dott.ssa Laura Alessandroni dell’Università di Camerino con la relazione dal titolo “Organic chicken meat in a compostable biopackaging solution: a comparative shelf-life study” (Carne di pollo biologica in un packaging compostabile: studio comparativo di conservazione).

La dott.ssa Alessandroni, è ricercatrice e dottoranda del prof Gianni Sagratini, che coordina, assieme al prof. Giacomo Rossi i ricercatori Unicam nell’ambito del progetto.

Recentemente un articolo inerente Abriopack è stato anche pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica Food Chemistry, a firma della stessa dott.ssa Laura Alessandroni.

Ad oggi l’uso diffuso di imballaggi in plastica «costituisce un problema ecologico cruciale. Questa preoccupazione sta portando i produttori di imballaggi ad un importante shift verso materiali biodegradabili e compostabili. Tra i diversi sistemi di produzione della carne, quello biologico ha assunto un’importanza notevolmente maggiore negli ultimi anni, per la sua elevata attenzione all’alimentazione e al benessere degli animali – afferma la ricercatrice – Secondo la FAO, la produzione mondiale di carne di pollame è aumentata da 9 a 122 milioni di tonnellate negli ultimi 50 anni». In questo contesto il progetto Abriopack assume un notevole significato.

«Questo lavoro mira a valutare la capacità di un nuovo biopackaging, costituito interamente da materiale biodegradabile e compostabile, di preservare la qualità della carne di pollo biologica per 14 giorni. Il biopackaging consiste in una struttura multistrato compostabile ottenuta utilizzando biopoliesteri da policondensazioni di diacidi e diolo brevettata da Novamont® – spiega la dott.ssa Laura Alessandroni – Nei laboratori di chimica degli alimenti dell’Università di Camerino è stato condotto uno studio comparativo di conservazione della carne di pollo tra il biopackaging e un tradizionale imballaggio in polietilene tereftalato (PET). I marcatori chimici (ammine biogene e composti organici volatili) e microbiologici (microbiota della carne) nonché i parametri sensoriali della carne confezionata nelle due soluzioni sono stati monitorati durante una durata di conservazione di 14 giorni. La concentrazione di 8 ammine biogene e dei 18 composti organici volatili (VOCs) monitorati hanno mostrato un andamento simile in entrambi i campioni. Anche le conte microbiologiche, il monitoraggio del pH della carne e i parametri sensoriali non hanno presentato differenze importanti tra i due imballaggi nella conservazione della carne di petto di pollo biologica. In conclusione, il nuovo biopackaging proposto ha mostrato proprietà simili al materiale PET per preservare la durata di vita della carne di pollo biologica, ma con il grande vantaggio di essere completamente biodegradabile, compostabile e sostenibile per l’ambiente».

L’intervento si è concluso con il doveroso ringraziamento da parte della dottoressa Alessandroni «all’azienda Fileni per la preziosa possibilità, alle professoresse Dennis Fiorini e Stefania Silvi per la stretta collaborazione nello svolgimento delle analisi di shelf-life, ed al numeroso gruppo UNICAM di ricerca in qualità e sicurezza alimentare».

Il progetto Abriopack, avviato a febbraio 2019, ha ottenuto un finanziamento di 324.735 euro nell’ambito del PSR-Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche 2014/2020 (fondi FEASR) e vede un partenariato composto da Società cooperativa agricola Carnj (gruppo Fileni, capofila) Università di Camerino, Novamont S.p.A., Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” (IZSUM), Società Agricola Sorriso Srl, Società Agricola Biologica Fileni Srl, Arca Srl Benefit.