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MARCHIO QM MARCHE ASSEGNATO ANCHE AI PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI

qm_marcheANCONA 21 GEN. Marchio regionale “QM – Qualità garantita dalle Marche” anche per i prodotti alimentari trasformati. E’ quanto ha deciso la Giunta regionale, ad iniziativa dell’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina. In particolare, è stato approvato il disciplinare di produzione a cui gli imprenditori dovranno attenersi per ottenere l’uso del marchio di qualità. “Nel 2006 è stata avviata questa positiva esperienza – osserva Malaspina – con l’approvazione dei primi disciplinari di produzione per latte e cereali. Queste prime versioni miravano alla valorizzazione dei prodotti principali e al rispetto dell’ambiente, poi ulteriori disciplinari hanno cominciato a riguardare prodotti trasformati. Per alcuni prodotti tuttavia è difficile stabilire in quale disciplinare rientrano, perché le tecniche utilizzate presuppongono materie prime di diversa natura e coinvolgenti processi diversi. Siamo per questo giunti alla terza fase dei disciplinari relativi al marchio QM, che prevedono schede di produzione proposte dai produttori e poi approvate dalla Regione, con l’uso prevalente di prodotti primari a marchio QM”. Il disciplinare approvato prevede dunque le modalità di produzione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti trasformati ottenuti da ingredienti provenienti da filiere diverse, per i quali i beneficiari del marchio dovranno preventivamente presentare schede di produzione oggetto di specifica approvazione. In questa prima fase il disciplinare riguarderà sughi, condimenti e simili. Gli aderenti non hanno l’obbligo di certificare tutta la propria produzione, purché garantiscano la separazione del prodotto a marchio QM in tutte le fasi del processo, in modo che sia possibile l’identificazione e la rintracciabilità del prodotto stesso. “I disciplinari QM già approvati sono molteplici – conclude Malaspina – dall’ortofrutta, ai legumi, al lattiero – caseario, dai molluschi alla filiera olio extravergine d’oliva – oli monovarietali, dalla filiera delle carni suine a quella ittica, dalle carni ovine al latte alta qualità, fino alla filiera cereali, all’agriturismo, al vino. Il marchio regionale agricolo nasce con l’obiettivo di tutelare i consumatori, indirizzandoli verso prodotti locali di qualità, rafforzando al contempo le imprese agricole mediante l’uso di un segno distintivo che riguarda l’intero territorio marchigiano, elevandone anche la sua attrattività turistica”.