Doccia fredda per l’Italia a proposito di debito pubblico che fissa un nuovo storico.
A giugno 2023 il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 27,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.843,1 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia.
“L’incremento – spiega la Banca d’Italia – riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (14,2 miliardi, a 41,8), il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (12,3 miliardi), nonché l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,3 miliardi)”.
I dati si riferiscono al fabbisogno e al debito lordo delle Amministrazioni pubbliche suddivise nei sottosettori: Amministrazioni centrali; Amministrazioni locali; Enti di previdenza.
Il debito delle Amministrazioni pubbliche è consolidato tra e nei sottosettori (in linea con la definizione adottata ai fini della Procedura per i disavanzi eccessivi dell’Unione europea) e ne viene fornita anche la composizione per creditore (settori detentori), scadenza originaria, vita residua e valuta. Inoltre, sono fornite informazioni sul sostegno finanziario ai paesi della UEM e sui depositi attivi delle Amministrazioni pubbliche.
Il fabbisogno e debito della Finanza pubblica: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/finanza-pubblica/2023-finanza-pubblica/statistiche_FPI_20230816.pdf