ASCOLI PICENO 15 APR. A tre giorni dal match col Perugia, Mister Aglietti ha presentato la sfida con gli umbri in conferenza stampa.
“Andiamo a Perugia molto carichi, la squadra c’è, è viva e lo ha dimostrato contro il Frosinone; lunedì dovremo essere concentrati e con la giusta tensione, non timorosi perché in queste partite può succedere di tutto. Sappiamo della forza dell’avversario soprattutto in casa, il Perugia è una squadra che gioca un buon calcio, ha una rosa di valore in linea con quella degli ultimi anni, sta facendo un campionato che rispecchia le aspettative, a inizio stagione avevo classificato gli umbri fra le tre squadre che avrebbero potuto puntare alla promozione o quanto meno ai play off. Al di là dell’avversario, dobbiamo pensare a noi stessi e se interpreteremo la gara con l’atteggiamento giusto, potremo dare del filo da torcere. Mi sembra di vedere un Ascoli in netta ripresa e, in virtù di questo, credo che potremo disputare un buon finale di stagione. Certo, poi è sempre il campo a dare il verdetto. Lunedì mi aspetto un match equilibrato, combattuto, vogliamo trascorrere una buona giornata e farla trascorrere ai nostri tifosi che ci seguiranno numerosi e che finora non ci hanno mai fatto mancare il sostegno in casa e fuori. Ora ogni partita è una finale e i tifosi sono un aspetto importante di questo finale di stagione. Fare un colpaccio a Perugia significherebbe fare un passo importante in classifica. Cacia? In questi giorni lo stiamo tenendo un po’ in naftalina, ma a tre giorni dalla gara è prematuro fare valutazioni. Oggi ha avuto un problema alla caviglia Favilli, quindi in avanti ho qualche dubbio. Perez? Sono molto conteno di Leo, è una parte importante di questo gruppo e di questa Società, nelle ultime gare in cui è subentrato ha fatto bene e questo è quello che voglio da lui e da tutti gli altri. Chi entra come hanno fatto nell’ultima gara Perez e Orsolini, è un valore aggiunto per il gruppo. Dispiace sempre dover fare delle scelte e lasciare qualcuno fuori e certi giocatori vengono penalizzati, ma possono rispondere in campo quando vengono chiamati in causa, Perez è l’esempio di questo. La convocazione di Favilli? I nostri giovani hanno tutti gli occhi puntati addosso, siamo molto contenti per Favilli, la Società ha visto lungo nel prenderlo e anche per noi dello staff è motivo di orgoglio la sua convocazione, che sì, premia il singolo, ma della quale va dato merito al resto del gruppo che mette Favilli e gli altri giovani nella condizione di esprimersi al meglio. Il merito della crescita dei ’97? Innanzitutto è loro; Favilli, Orsolini, Felicioli, Cassata, Bentivegna sono ragazzi sani con una presunzione sana, ovvero quella che ha chi sa di essere bravo e vuole arrivare e che quindi ascolta indicazioni e consigli. Ho visto tanti ragazzi che provenivano dalle squadre Primavera e avevano tutti una certa “puzza al naso” e quando li mettevi fuori per una partita avevano il muso lungo. I nostri giovani hanno voglia di migliorare, di mettersi in gioco e tutto questo aiuta il nostro lavoro”.