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PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE E IL FORUM DEL TERZO SETTORE

almerino-mezzolaniANCONA. 11 LUG. Nasce dalla volontà di concertazione e partecipazione, elementi fondanti del Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2014, lo schema di protocollo di intesa tra la Regione e il Forum del Terzo settore approvato dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta.

“Un testo che vuole dare stabilità al confronto – specifica l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani – nella consapevolezza di integrare le rispettive competenze ed esperienze per far fronte alle profonde trasformazioni del sistema del welfare”.

Il terzo settore – aggiunge Mezzolani – rappresenta “un contributo importante per sviluppare un sistema sociale basato sul principio di solidarietà, eticità, democraticità e trasparenza. Per questo abbiamo ritenuto necessario impegnare le parti nella elaborazione di un testo di protocollo in cui rappresentare le relative volontà e gli impegni da assumere”.

Il protocollo, che dovrà essere sottoscritto dalle parti, definisce gli impegni reciproci nella costruzione di un nuovo sistema di welfare e stabilisce le modalità stabili di confronto.

La Regione dovrà pertanto organizzare i momenti di confronto e consultazione   tra le strutture regionali di riferimento e il Forum Regionale del Terzo settore così da recepire le proposte e le istanze nella programmazione o nella realizzazione degli interventi stessi attraverso l’adozione degli strumenti più efficaci. La Regione deve poi favorire l’accesso delle rappresentanze delle organizzazioni del Terzo settore ai servizi informativi e di documentazione.

Il Forum regionale del Terzo settore delle Marche, si impegna a sviluppare tra le organizzazioni – scandisce lo schema di Protocollo – ‘la consapevolezza della necessità di un’assunzione responsabile e costante del proprio ruolo politico e culturale quale via irrinunciabile per un’azione incisiva e trasformativa nelle comunità territoriali di riferimento’. Favorisce inoltre l’adozione di strategie comuni di partecipazione e intervento evitando i rischi di frammentazione anche attraverso l’implementazione di percorsi di rappresentanza.