MILANO. Ruby, Karima El Marough, la giovane marocchina al centro delle indagini della procura sulle presunte feste a luci rosse ad Arcore ha manifestato questa mattina, sui gradini del palazzo di giustizia di Milano dove ha chiesto di esser ascoltata dai magistrati.
“Non sono come in molti mi hanno dipinto, ha dichiarato Ruby. Non sono una prostituta, devono ascoltarmi. Per colpire Berlusconi la stampa ha fatto del male a me. Oggi ho capito che è in corso una guerra contro Berlusconi e io ne sono rimasta coinvolta, ma non voglio che la mia vita venga distrutta. Voglio essere ascoltata dai magistrati per dire la verità, io sono la parte lesa in questa vicenda”.
Poi ha aggiunto: “Ho subito una violenza psicologica da parte dei magistrati e degli investigatori. Non ho mai avuto rapporti sessuali a pagamento e non li ho mai avuti con Silvio Berlusconi”.
Poi una lacrima è spuntata raccontando un episodio d’intolleranza nella giornata di Pasqua quando “una donna mentre ero con Luca alla messa di Pasqua guardando mia figlia Sofia ha detto spero che non diventi come sua madre”.
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Ruby si è presentata davanti al tribunale di corso di Porta Vittoria con un cartello con su scritto “Caso Ruby: la verità non vi interessa più?” e “Voglio difendermi dalle bugie e dai pregiudizi” e lo ha lasciato all’esterno della cancellata. Poi dopo aver letto le sue dichiarazioni se ne è poi andata senza rispondere alle domande dei cronisti che stavano diventando sempre più insistenti. (nella foto: Ruby parla oggi ai cronisti davanti al tribunale di Milano. Il video è del canale su YouTube di RaiNews24). L.B.