ASCOLI PICENO. 29 GIU. Una buona notizia sul fronte delle vertenze di lavoro. La lunghissima trattativa, protratta fino a tarda notte, condotta nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro per risolvere la vertenza Adim Scandolara s.p.a. di Ascoli Piceno, è andata a buon fine.
Il rischio che l’Azienda chiudesse e mettesse in mobilità i dipendenti era alto, ma vi erano margini per riuscire a scongiurare la chiusura, considerata anche la buona volontà dell’azienda di non arrivare all’estrema ratio, ma di restare sul territorio.
L’impegno e la collaborazione dei presenti – l’assessore Marco Luchetti, i vertici aziendali rappresentati da Roberto Piermanni , i consulenti dell’ associazione industriali di Ascoli Piceno e le organizzazioni sindacali Fim e Femca Cisl, Fiom e Filctem Cgil, Uilm e Uiltec Ui – hanno permesso quindi di raggiungere un accordo sottoscritto dalle parti che allontana il pericolo della perdita di posti di lavoro e la chiusura dello stabilimento.
La Scandolara S.p.A. – 190 dipendenti – che opera nel settore degli imballaggi (tubetti, contenitori in alluminio, plastica e laminato plastico) applicando il CCNL della Metalmeccanica – Aziende industriali e della Gomma e Plastica, aveva dichiarato un esubero e attivato una procedura di mobilità per 30 dipendenti.
Con la sottoscrizione dell’accordo si afferma la volontà dell’azienda di salvaguardare l’attività dello stabilimento di Campolungo per favorirne il rilancio. Vi è il proposito di mirare ad una inversione di tendenza dei risultati economici negativi avuti negli ultimi anni, nonostante gli investimenti effettuati fino ad oggi nonché quelli il cui realizzo è previsto entro il 31.12.2015. L’assessore Luchetti ha espresso soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo “perché mette le basi per favorire un rilancio dell’impresa ed evita di rendere non strutturale l’esubero dichiarato. “
Grazie al protocollo, infatti, si potrà evitare il ricorso alla mobilità mediante l’utilizzo della CIGS straordinaria per 12 mesi già aperta l’ 11 giugno 2013 per 30 lavoratori. Anche i lavoratori hanno dimostrato grande senso di responsabilità per scongiurare la chiusura dello stabilimento, accettando la rimodulazione dei vecchi contratti integrativi aziendali in premi di risultato variabili con l’andamento economico e produttivo dell’impresa.
Secondo le procedure, l’accordo sarà ora sottoposto a ratifica da parte dell’assemblea dei lavoratori e in caso di approvazione verrà revocata la procedura di mobilità per i 30 dipendenti.