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SEMINARIO SUL PROGETTO GI-FEI GIOVANI IMMIGRATI

scuola-immigrazioneANCONA. 8 GIU. Promuovere il confronto a più livelli tra le politiche d’integrazione, sviluppate in ambito regionale e locale, rafforzare gli scambi di esperienze nei diversi ambiti d’integrazione (inclusione scolastica, sociale e lavorativa) e nei diversi livelli di competenza territoriale (nazionale, regionale, locale).

Sono questi alcuni degli obiettivi principali del progetto “Gi-Fei Giovani Immigrati: formazione ed esperienze di integrazione”, cofinanziato dall’Unione europea attraverso il Fondo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi, di cui la Regione Marche è partner assieme alla Regione Veneto (capofila), Regione Puglia, Comune di Bologna, tramite l’Istituzione per l’Inclusione sociale “Don Paolo Serra Zanetti” e ai Partner internazionali di Belgio, (Anversa), Francia (Regione Ile de France – Parigi) e Spagna (Regione di Madrid).

Temi affrontati nel seminario “Incontro internazionale sull’inclusione sociale e lavorativa dei giovani, scambio di buone prassi” introdotto dall’assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Istruzione, Marco Luchetti che ha voluto sottolineare come nelle Marche al pari di altre realtà come il Veneto, il fattore lavoro sia stato determinante per una ottima integrazione sociale della popolazione straniera ormai arrivata a 133 mila persone secondo i dati del censimento 2011.

Il progetto Gi–Fei ha come target d’intervento le giovani generazioni di immigrati: minori stranieri e seconde e terze generazioni nella classe di età 15-18 anni, con specifica attenzione ai soggetti a rischio di abbandono scolastico. Nel corso del seminario – dove sono stati presenti i partner di progetto italiani – si è sviluppato un ampio confronto e interazione per individuare le iniziative d’integrazione trasferibili e capaci di supportare la definizione di un modello di governance regionale dell’integrazione sostenibile ed efficace.

I risultati dell’indagine sul campo realizzata e rivolta agli attori territoriali (enti istituzionali, centri territoriali permanenti, istituti scolastici, etc.), per la rilevazione di buone prassi. Intervenute anche alcune scuole per la presentazione di buone prassi realizzate in materia di contrasto alla dispersione scolastica e per la presentazione di progetti di  inclusione socio lavorativa realizzati a favore di giovani immigrati grazie al partenariato pubblico privato ((Patronato ACLI e Associazione On The Road).