Nel pomeriggio del 31 gennaio, a Spinetoli, si è tenuto l’evento “Stati generali della Sanità Picena”: un progetto promosso dal Partito Democratico che ha coinvolto interlocutori del settore in un dibattito tematico suddiviso in 5 tavoli di lavoro e che si è concluso con una seduta plenaria aperta al pubblico. Hanno partecipato all’evento il Governatore Luca Ceriscioli e la vice presidente Anna Casini.
“Se si corresse sempre e solo dietro al consenso politico – ha esordito il Sindaco di Spinetoli, Alessandro Luciani – non si sceglierebbe mai. Non siamo sempre in campagna elettorale. La sintesi dei tavoli tecnici è stata la conferma per l’ospedale di Spinetoli”.
Dopo il primo cittadino, che è stato coordinatore del Tavolo Istituzionale, sono intervenuti i coordinatori di ogni tavolo, a partire dal Dottor Mario Sfrappini (Tavolo Territorio) che ha precisato come ci debba essere un rapporto stretto tra le strutture sanitarie e il territorio: “Evitiamo inutili doppioni, i numeri devono essere significativi, per creare in futuro degli specialisti che rimangano nel territorio. Servono risorse, capacità e spazi adeguati”.
Per il dottor Stefano Marcelli, coordinatore del Tavolo Università, con un nuovo il Cdl Infermieristica di Ascoli Piceno, che si trova al Mazzoni, potrebbe ampliarsi: “Penso alle aule per la formazione che oggi non abbiamo, all’aula informatica obsoleta e alla mancanza di spazi studio per singoli studenti. Il polo in Ascoli, inoltre, si lega alla rete ricettiva per gli studenti fuori sede. I ragazzi continuerebbero a fare tirocinio nella struttura di Ascoli, di San Benedetto e nella nuova struttura di Spinetoli. Inoltre, a livello amministrativo saranno riunite in un’unica sede tutte le risorse umane”.
Il coordinamento del Tavolo Territorio è spettato al dottor Italo Paolini: “La realtà assistenziale è cambiata da 10 anni. All’aumentare della vita media corrisponde una diffusione di diverse patologie croniche. Tante le figure impegnate nella sanità ma a tutt’oggi manca un coordinamento per dare una risposta integrata ed efficace. Il nuovo ospedale porterà una ventata di novità nel territorio”.
Il dottor Carlo Marininucci (Tavolo diagnostico) ha ribadito l’importanza per i medici di lavorare in equipe per arrivare velocemente a una diagnosi: “Occorre concentrare le competenze non disperderle”.
Dottoressa Tiziana Principi (Tavolo Emergenza): “Il nuovo ospedale di Spinetoli ci permetterebbe di guadagnare tempo, non dovendo più scegliere se portare un paziente, stabilizzato in ambulanza, ad Ascoli o San Benedetto. Non si può sbagliare ospedale, abbiamo a che fare con tempistiche risicate che fanno la differenza. L’ospedale migliore non deve essere necessariamente il più vicino, ma deve essere il posto giusto, con medici e infermieri qualificati per una certa patologia”.
Il Sindaco di Colli del Tronto, Andrea Cardilli, per il suo intervento ha scelto di leggere parte di un articolo, in cui un consigliere comunale di maggioranza di San Benedetto, Valerio Pignotti, nel 2017, aveva criticato la Regione perché “l’Area Vasta 5 rappresentava il fanalino di coda della sanità marchigiana” con gli ospedali, Madonna del Soccorso e del Mazzoni, definiti “prossimi al collasso” e che mentre in tutte le altre province delle Marche la Regione aveva fretta di stabilire luoghi per il cosiddetto ospedale unico, nel Piceno ciò restava “solo un miraggio”.
La parola è passata poi al Responsabile Sanità regionale Pd, organizzatore dell’evento, Luciano Agostini: “Quando le cose si fanno seriamente e si offre un momento di confronto serio con operatori del settore, la gente partecipa. Grazie a tutti per la presenza”.
La conclusione è spettata al Governatore Ceriscioli, che ha precisato come l’eccessiva attenzione politica sugli ospedali non faccia bene alla salute e alla sanità. “Occorre discutere del sistema sanità, di quella rete fatta da diversi momenti di intervento, oggi possibili, senza spostare il paziente, grazie alle nuove tecnologie. Un sistema che arrivi anche a sostenere le famiglie. Riorganizzare la sanità significa creare un centro diagnostico di eccellenza e ambulatori socio-sanitari distribuiti nel territorio (Modello Arquata). Se guardiamo al futuro sappiamo come siano fondamentali le cure primarie, il contatto con il paziente. Ma il futuro riguarda anche un ospedale di eccellenza con equipe di specialisti che arrivano a fare una diagnosi riducendo il margine di errore e operano insieme sale operatorie più grandi di quelle attuali, innovative e ibride. Una volta giunti al traguardo del primo livello dell’ospedale, con tutte le attività previste, auspichiamo di poterne sviluppare delle altre e giungere, così, anche al secondo livello. Abbiamo un disegno di sanità che intendiamo portare avanti. Previsti già 2 milioni di euro in più per il personale sanitario”.
All’evento hanno partecipato amministratori dei comuni di Roccafluvione, Castigano, Acquaviva, Castorano, Palmiano, Force, Rotella, Offida, Cossignano, Folignano, Monte Gallo, Grottammare, Castignano e, ovviamente, Colli del Tronto e Spinetoli.