E’ quanto le promotrici le promotrici della petizione, hanno raccolto per la rimozione dell’opera che non verterebbe su alcuna valutazione artistica, tantomeno censura, bensì “la scultura, che andrebbe collocata in un museo, è stata finanziata anche con fondi pubblici regionali, risulta di evidente inefficacia nel trasmettere il messaggio di denuncia e lotta alla violenza contro le donne”.
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