Ad annunciarlo Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio, in una nota, spiegando l’indifferenza del Governo alle denunce dei gestori. ”Solo assoluta indifferenza – si legge in una nota congiunta dei gestori – Nessun intervento per esercitare le prerogative istituzionali indirizzate a garantire il rispetto delle leggi e degli accordi formalmente sottoscritti.
Nessuna attività di mediazione fra le parti per impedire un vero e proprio olocausto economico perpetrato ai danni di centinaia di imprese di gestione e di oltre 6.000 lavoratori cui viene violentemente sottratto reddito e posto di lavoro”.