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Domotica casalinga: come influenza la vita quotidiana?

Domotica casalinga: come influenza la vita quotidiana?
Domotica casalinga: come influenza la vita quotidiana?

La domotica è una scienza interdisciplinare che unisce diverse materie: ingegneria energetica, architettura, automazione ed elettronica, al fine di rendere la casa un luogo più sicuro, vivibile ed accogliente. La parola stessa “Domotica” deriva dalla parola romana “Domus” che significa appunto “casa”, unita al suffisso greco “Ticos” che indica le discipline di applicazione.

Come la domotica rende la nostra abitazione un posto migliore

La domotica rende la nostra casa (e non solo) un posto migliore, rendendo le apparecchiature digitali, gli impianti e i sistemi, intelligenti ed interattivi.

Si tratta di un campo innovativo, ma in realtà già nato nei primi anni del 2000 con la cosiddetta “Terza rivoluzione industriale”.

Ma come funziona questa “rivoluzione delle macchine intelligenti”? Per vederlo con un esempio concreto, possiamo pensare ad un impianto elettrico, il quale coinvolgerà sia la luce della nostra casa, sia gli elettrodomestici e che una volta reso intelligente, potrà risparmiare sui consumi o accendere e spegnere le luci in maniera controllata.

Se pensiamo a questo tipo di impiego è facile capire che si tratta davvero di una rivoluzione intelligente pensata non solo per noi, ma anche per l’ambiente che ci permette di risparmiare evitando emissioni inutili.

La domotica è quindi una soluzione tecnologica parte di una rivoluzione digitale che sta toccando ogni ambito del vivere umano, rivoluzionando da zero le nostre abitudini e le nostre città. Se pensiamo ad esempio alle “Smart cities” progettate per il futuro, è facile capire che non è una rivoluzione atta ad arrestarsi, bensì ad essere sostenuta anche dai colossi del Big Tech.

Innovazione tecnologica: “IoT” e domotica per le smart cities del futuro

L’innovazione tecnologica oggi comprende infatti ogni campo: dai social, a quello che possiamo fare su internet, cose che prima erano relegate solo ad ambienti fisici, come ad esempio la comunicazione, i giochi online di ogni sorta, come le slot online, i giochi di ruolo, ecc.., ma anche le abitudini quotidiane ed il lavoro. Se pensiamo ad esempio al largo uso che facciamo oggi di app per la comunicazione in ogni campo, lavorativo e personale, è facile capire la direzione che stiamo prendendo in termini di evoluzione digitale.

Le “smart cities” sono le città intelligenti del futuro, connesse da quello che viene chiamato “Internet of Things” (IoT) ossia “Internet delle cose”, il quale permette di interconnettere apparecchiature di diverso tipo con la rete web per un ambiente sempre controllato e a prova di consumo energetico. Sistemi GPS, videosorveglianza, ma anche orologi che ti svegliano prima in caso di traffico sul tuo tragitto per il lavoro abituale: questo è l’internet delle cose, che insieme alla domotica stanno innovando la vita delle persone e delle aziende.

Sono tanti gli incentivi e gli eventi organizzati da vari enti ed istituti per coloro che vogliono avere un ruolo attivo nello sviluppo della transizione tecnologica, come ad esempio i bandi organizzati dai vari incubatoi delle Università Italiane (Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, ecc..)

Ancora, ci sono moltissime aziende italiane, fondate da giovanissimi, che operano già nel settore dell’innovazione tecnologica con soluzioni davvero nuove ed ecologiche.

Un esempio ne è la start up di Mattia Barbarossa, giovane imprenditore napoletano, impegnato nel campo aerospaziale. Lui ha creato un modulo spaziale ad uno stadio, per l’invio di satelliti per le telecomunicazioni in orbita, il quale permetterebbe di evitare rilascio di spazzatura spaziale e materiali, in quanto appunto, si tratterebbe di un razzo progettato per essere “telecomandato” ad un solo modulo (quindi senza parti meccaniche di rilascio) in grado di riatterrare nello stesso punto di lancio dopo aver sganciato il satellite.

Ancora, ci sono numerose start up più piccole impegnate nel miglioramento della viabilità nelle nostre città che partecipano attivamente alla rivoluzione tecnologica per un futuro più ecologico e sostenibile per tutti, come la Trackting, azienda di Cartoceto in provincia di Pesaro e Urbino che utilizza l’internet delle cose al servizio della microviabilità.

Sinonimo per la città del futuro è quindi “eco-green” , che sarà supportato dalla stessa tecnologia, come sta già avvenendo in numerosi campi, come abbiamo visto per la domotica per le case ecosostenibili, ma anche ad esempio per quanto riguarda l’agricoltura, se pensiamo al progetto “BioCerelas 4.0”, avviato da una cooperativa marchigiana per l’implementazione di un’agricoltura biologica ed efficiente.

Il progetto si basa sull’utilizzo di droni per monitorare lo stato di salute dei campi e delle piante e riportare numerose informazioni utili alla coltivazione. È stata poi implementata, sempre all’interno dello stesso progetto, un’applicazione che permette di avere sempre sotto controllo i dati, facendo una programmazione ragionata delle semine e permettendo così agli agricoltori di risparmiare acqua, emissioni e sprechi per coltivazioni che altrimenti potrebbero non essere fruttuose. In questo modo si può ottimizzare la produzione avendo un guadagno maggiore, ma rispettando il pianeta.

Digitalizzare ed innovare per risparmiare, quindi, è il nuovo motto delle società che si occupano di IT e IoT, fra cui come abbiamo visto, la domotica, per la gestione intelligente delle abitazioni e degli uffici, che è un ramo di queste nuove materie di studi.