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Hangartfest si prepara ad aprire le danze a Pesaro

Hangartfest

Si è tenuta oggi la conferenza stampa di apertura della XIX edizione di Hangartfest, festival di danza contemporanea sostenuto dal MiC, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro alla presenza di Andrea Biancani, vice presidente del Consiglio della Regione Marche e Camilla Murgia Assessore alla Crescita e Gentilezza.

La manifestazione, che si svolgerà dal 1° settembre all’8 ottobre nel centro storico di Pesaro si realizza con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele a Roma e il Centro Ceco di Roma e con la collaborazione di Sistema Museo di Pesaro, AMAT, ISIA Urbino, Camponi Atelier, SUGO Spazio d’arte e Indipendance. Hangartfest, in quanto membro del CMS Consorzio Marche Spettacolo, è inoltre tra i beneficiari di Trainart progetto promosso da Europa Creativa.

Il Festival, che presenta in 5 settimane 47 eventi comprese le repliche, di cui 19 spettacoli con 8 prime assolute, 4 coproduzioni, 1 anteprima internazionale, 1 retrospettiva fotografica e 1 rassegna di video danza, punta quest’anno su una maggiore concentrazione di eventi per una programmazione diffusa nel centro storico.
<Se Pesaro ha raggiunto l’obiettivo di diventare Capitale Italiana della Cultura 2024 è anche grazie ad iniziative come queste che hanno un valore non solo locale, ma anche nazionale per non dire di più. – ha esordito Andrea Biancani, Vice Presidente del Consiglio della Regione Marche. – Tra i meriti che gli vanno riconosciuti quello di non essersi mai snaturato e di essere rimasto fedele all’idea originaria, ponendosi sempre come primo obiettivo la qualità.>

Oltre al Teatro Maddalena, sede privilegiata del Festival, le performance toccheranno altri spazi della cultura del centro storico come la Chiesa dell’Annunziata, in collaborazione con AMAT, e per le performance urbane alcune vie e piazze del centro storico, oltre al cortile dei Musei Civici e, su gentile concessione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, al Cortile di Palazzo Montani Antaldi.
Novità di questa edizione saranno infine gli spazi non convenzionali come il negozio di design Camponi Atelier e lo spazio d’arte di prossima apertura SUGO che faranno da sfondo ad alcune performance ed eventi collaterali.

<Raccogliamo la responsabilità culturale che un Festival come il nostro in piena evoluzione porta con sé – ha proseguito Antonio Cioffi, Direttore artistico – alla quale rispondiamo facendoci vetrina di tendenze e novità, ma anche e soprattutto mirando ad essere artefici di cambiamento, portatori sani di un pensiero contemporaneo in continuo divenire. Ci piace immaginare che il nostro Festival, e in particolare il Teatro Maddalena, possa essere una piccola finestra sul mondo da dove gli spettatori possano affacciarsi.>

Cifra distintiva di Hangartfest è infatti l’investimento in coproduzioni e nuovi progetti a sostegno delle giovani generazioni di coreografi e performer.
<Primo tra questi – ha continuato Gloria De Angeli, Assistente alla Direzione artistica – il progetto di COPRODUZIONE TRIENNALE che prevede la scelta di un coreografo al quale commissionare nuovi lavori da presentare al Festival.>
Dopo Marta Bevilacqua, coreografa residente per il triennio 2018/2020, e dopo un anno di pausa a causa dei rallentamenti dovuti all’emergenza sanitaria, la direzione artistica ha scelto di proseguire questo percorso virtuoso con Pablo Ezequiel Rizzo e il suo Cantiere Idina Who

Uno spazio particolare verrà dedicato a GIARO IN LUCE, un progetto neonato e dalla prospettiva pluriennale.
<Fortemente legato al territorio, ma dal respiro internazionale – è intervenuta Masako Matsushita, coreografa e performer nonché curatrice del progetto – Giaro in luce è un omaggio a Paolo Giaro, musicista e compositore pesarese, nonché grande innovatore e promotore culturale recentemente scomparso. La sua musica, dalle influenze stilistiche eterogenee, diviene un canale per coinvolgere in un processo creativo collettivo un gruppo di danzatori e performer pesaresi, attualmente in carriera all’estero.

La XIX edizione del Festival sarà anche caratterizzata da nuove e proficue collaborazioni.
Nel contesto della piattaforma YOUNG UP!, rivolta ad aspiranti coreografi under 35, Hangartfest ha co-fondato la rete nazionale GIACIMENTI a sostegno dell’emersione di giovani talenti. La rete nasce dal dialogo tra i festival Hangartfest, Menhir/Le Danzatrici en plein air di Ruvo di Puglia e Conformazioni Festival di Palermo e i corsi di formazione altamente qualificati MODEM PRO/Scenario Pubblico di Catania, Progetto DA.RE. di Roma e Alta Formazione/Compagnia Arearea di Udine. Il progetto prevede che i Festival si impegnino ogni anno ad ospitare nella proprie programmazioni una selezione di lavori presentati dai giovani coreografi al termine dei rispettivi corsi di formazione.

Tra gli eventi collaterali della manifestazione verrà presentata la rassegna di video danza internazionale GIARDINO ZED e una retrospettiva fotografica dal titolo MOSSI DA VISIONI che intende narrare il Festival in modo inedito.
<Il progetto pluriennale – ha spiegato Paolo Paggi, artista visivo e curatore del progetto – è affidato ogni anno alla visione creativa di un artista diverso. Quest’anno il materiale fotografico di Umberto Dolcini verrà reinterpretato dall’artista visivo Edoardo Serretti.>

<Centrali sono anche quest’anno i progetti di sensibilizzazione – ha continuato Claudia Riccardi, coordinatrice assieme a Gloria De Angeli dei progetti che coinvolgono il pubblico – EXPLORER che ogni anno accompagna gli spettatori che aderiscono nella fruizione attiva degli spettacoli in calendario e di OCCHI DA MARZIANI che coinvolge in particolare gli spettatori nel percorso di creazione del coreografo residente al Festival.>

Camilla Murgia, Assessore alla Crescita e Gentilezza ha espresso la vicinanza dell’amministrazione comunale all’operato di Hangartfest: <Il festival è diventato un punto di riferimento nella ricerca continua dell’eccellenza e della qualità. Questo, assieme alla riqualificazione di spazi da riservare alla cultura, sono aspetti centrali nella candidatura di Pesaro Capitale della Cultura 2024.>

Su questa linea anche l’intervento di Daniele Vimini, Vicesindaco e Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro in videomessaggio da New York, dove è impegnato in questi giorni per motivi istituzionali: <Con Pesaro 2024 ci siamo interrogati su cosa significhi fare cultura oggi e crediamo che andare alla ricerca di nuovi messaggi comunicativi sia un aspetto centrale ed è esattamente quello che fa Hangartfest da tanti anni, soprattutto nel rivolgersi ai più giovani.>

La conferenza stampa è stata anche occasione per presentare il nuovo foyer del Teatro Maddalena a cura degli architetti Silvia e Omar Toni di Pao Atelier: La scelta è ricaduta su una scenografia del Rossini Opera Festival realizzata dall’Accademia delle Belle Arti di Urbino per Il barbiere di Siviglia del 2014. La scenografia rappresenta l’architettura dei palchi del Teatro Rossini, suggerendo l’effetto visivo di un teatro nel teatro che invita il pubblico ad indossare la sua veste.

PROGRAMMA PRIMO WEEKEND

La XIX edizione di Hangartfest si apre giovedì 1° settembre ore 21.00 al Teatro Maddalena con la prima nazionale di EAT BANANA & DRINK PILLS di Sarah Damoni, artista palestinese presente sulla scena israeliana. La performance, che replica venerdì 2 settembre ed è ospitata ad Hangartfest con il contributo dell’Ambasciata d’Israele a Roma, racconta l’esperienza dell’aborto nella società palestinese, le ramificazioni di questa scelta, lo stigma e la violenza sociale che comporta. Al termine dello spettacolo del 2 settembre si terrà l’Incontro con l’Artista a cura del critico Carmelo Zapparrata.
Ingresso € 9 intero / € 7 ridotto / € 5 possessori card o abbonamento

Venerdì 2 settembre ore 18.00 nel Cortile di Palazzo Montani Antaldi, si terrà il primo evento urbano di questa edizione: TEMPORANEO TEMPOBIT. La prima nazionale ad opera di Ariella Vidach e AiEP si inserisce in un percorso di ricerca che mette in relazione il corpo e la tecnologia. La performance, realizzata in collaborazione con i danzatori Federica D’aversa, Sebastiano Geronimo, Giovanfrancesco Giannini, Manolo Perazzi, coniuga infatti danza, tecnologia wireless portatile e beat boxing, una tecnica che consiste nel riprodurre i suoni degli strumenti attraverso l’utilizzo della bocca e della voce. Ingresso € 5

Sabato 3 e domenica 4 settembre alle 17.00 Elisabetta Consonni propone IL SECONDO PARADOSSO DI ZENONE, una performance itinerante con partenza rispettivamente dal ristorante Wabi Sabi e dallo Spazio d’arte SUGO. La Consonni, nelle vesti di un astronauta, andrà ad inscenare un lentissimo attraversamento spaziale in slow motion come celebrazione del rallentare, dell’aspettare, come forma di resistenza ai ritmi di un sistema che vuole sempre di più e sempre più velocemente.
Biglietto cortesia € 1

Sabato 3 al Cortile di Palazzo Montani Antaldi e domenica 4 settembre nel cortile dei Musei Civici proseguono gli eventi urbani con la prima assoluta di LAZARUS Serial Version con la coreografia di Giulio De Leo e la coproduzione di Hangartfest in collaborazione con Le Danzatrici en plein air 2022 della Compagnia Menhir. La danzatrice Erika Guastamacchia verrà affiancata, in entrambe le performance, da 8 danzatori amatoriali tra coloro che hanno risposto a una call aperta alla cittadinanza. Una serie di nove corpi adagiati su tavoli e ravvivati dalla danza diventa il fulcro identitario per la nuova comunità che si raccoglie a vegliare su di essa. Ingresso € 5

Sempre sabato 3 e domenica 4 settembre ad arricchire il weekend di debutto del Festival ci sarà il nuovo lavoro site specific di Masako Matsushita pensato per lo spazio di Camponi Atelier. La prima assoluta di STRATI, della durata di circa 15 minuti, verrà presentata in loop a partire dalle 18.00, con ultima replica prevista per le 20.00. I visitatori saranno invitati ad entrare e a percorrere gli ambienti dell’Atelier Camponi attraverso l’interpretazione in movimento di Masako. Ingresso € 3

La sera di sabato 3 settembre, alle 21.00, sarà Lucia Guarino a portare in scena SUPERSTITE al Teatro Maddalena. Il lavoro è una riflessione su ciò che rimane dopo una mutazione, un cambiamento e si fa carico di una storia che a tratti appare sbiadita o mutilata. Il corpo superstite racconta un vuoto e sia esso stesso che chi lo osserva sono avvolti da un continuo movimento di indagine su questa mancanza.
Ingresso € 9 intero / € 7 ridotto / € 5 possessori card o abbonamento

Il primo weekend si conclude domenica 4 settembre ore 21.00 al Teatro Maddalena con ALBATROS, un’altra prima assoluta coprodotta da Hangartfest in collaborazione con AiEP con coreografia e danza di Pablo Ezequiel Rizzo e Alessandra Cozzi. Traendo ispirazione dalla teoria cyborg della biologa e filosofa Donna Haraway, l’intera danza sfrutta l’androginia e la somiglianza dei performer per inaugurare un nuovo modo di pensare l’identità sessuata, superando la maniera dualistica di contrapporre il maschile al femminile. Ingresso € 9 intero / € 7 ridotto / € 5 possessori card o abbonamento

Ad affiancare la programmazione degli spettacoli anche la retrospettiva sul Festival MOSSI DA VISIONI, un progetto a cura dell’artista visivo Paolo Paggi che intende narrare Hangartfest in modo inedito. L’artista Edoardo Serretti lavorerà sulle foto di Umberto Dolcini selezionate dall’archivio 2010 – 2017, attraversando la trasformazione della manifestazione da esperienza locale ad evento di richiamo internazionale sostenuto dal Ministero. I documenti visivi assumeranno nuova linfa e movimento e verranno presentati al pubblico all’Atelier Camponi, dove saranno installate alcune opere sotto forma di lightbox e ospitati cinque atti performativi all’alba di tutti i mercoledì di settembre e allo spazio d’arte SUGO che accoglierà una serie di rielaborazioni video e un archivio del Festival consultabile tutti i giorni dal 4 al 30 settembre dalle 16 alle 21.00.
Ingresso libero

I biglietti possono essere acquistati sul sito www.liveticket.it e nei punti vendita convenzionati con LiveTicket (a Pesaro Non Solo Tabaccheria, Via Bertozzini 4 / P.zza 1° Maggio).
Botteghino presso il Teatro Maddalena aperto tutti i giorni (salvo lunedì) dalle 17:00 alle 19:00 e nei giorni di performance un’ora prima dell’inizio dello spettacoli.
Informazioni sul sito del Festival: www.hangartfest.it