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Legambiente: nelle Marche inquinate il 50 per cento delle acque

Mala depurazione e scarichi illegali restano il principale nemico del mare e delle acque interne.

A parlare chiaro sono i dati del bilancio finale di Goletta Verde e Goletta dei laghi, le due campagne itineranti di Legambiente.

Su un totale di 389 punti campionati in 18 regioni, in mare e in 34 laghi italiani, 1 punto ogni 3 è risultato oltre i limiti di legge.

Le criticità maggiori sono state prevalentemente riscontrate a ridosso delle foci di fiumi, rii e canali che, sfociando in mare o nel lago, portano con sé cariche batteriche a volte molto elevate, derivanti spesso dagli scarichi fognari non depurati dai comuni dell’entroterra.

Preoccupa anche la situazione dei cosiddetti malati cronici che l’associazione ambientalista ha raggruppato in una lista di 32 punti tra mare e laghi, tutti in corrispondenza di foci di corsi d’acqua, che risultano inquinati e fortemente inquinati da oltre 10 anni secondo i monitoraggi di Goletta Verde e Goletta dei Laghi.

Luoghi dimenticati, vere e proprie fogne a cielo aperto che riguardano ben 13 regioni. Nelle Marche è stata segnalata la foce del Fiume Esino, a Falconara Marittima – Rocca Priora.

“Nelle Marche sono risultati oltre i limiti di legge per inquinamento la metà dei punti campionati con 5 punti su 12 fortemente inquinati – commenta Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche -.

Anche questa edizione ha rilevato una situazione molto complessa rispetto allo stato di salute dei corsi d’acqua e alla condizione del sistema di depurazione che necessita di importanti adeguamenti.

Con l’arrivo a breve delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci appelliamo alla Regione Marche e a tutti gli enti locali affinché venga intrapreso un percorso di partecipazione sull’importanza della risorsa acqua e che vengano realizzare tutte le opere necessarie per rendere innovativa l’intera rete idrica del nostro territorio”.