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Minaccia i figli con fucile da pesca, applicata misura cautelare

Un arresto della polizia (immagine di repertorio)
Un braccialetto elettronico (immagine di repertorio)

Gli agenti della Squadra Mobile di Ancona hanno recentemente dato seguito all’esecuzione dell’ordinanza di applicazione di una misura cautelare, emanata dal GIP del Tribunale di Ancona.

Tale provvedimento riguarda un uomo italiano di 56 anni, indagato per il reato di minacce gravi nei confronti dei suoi figli.

La misura dispone il suo allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento e l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico.

L’atto giudiziario stabilisce chiaramente che l’uomo deve mantenere una distanza non inferiore a 500 metri dai propri figli e dalla madre, vietandogli ogni tipo di comunicazione con loro, sia diretta che indiretta.

Questa decisione è stata presa dopo un’indagine condotta dalla Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Ancona.

Secondo quanto emerso dall’indagine, l’uomo avrebbe minacciato uno dei suoi figli con un fucile da pesca subacquea, dopo un’alterco fisico iniziale.

Questo gesto è stato accompagnato da minacce di morte rivolte al congiunto.

L’esecuzione dell’ordinanza è avvenuta presso il luogo di lavoro dell’indagato, il 5 febbraio scorso, in ottemperanza alla richiesta della Procura della Repubblica di Ancona, e su disposizione del GIP del Tribunale di Ancona.

Si sottolinea che questa misura cautelare è stata presa durante le fasi preliminari delle indagini, e pertanto il destinatario è considerato presunto innocente fino a sentenza definitiva.