Così dopo le indagini condotte dalla Procura di Rimini, l’uomo, C.E., di anni 33 di Senigallia, è stato raggiunto da una misura di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita dagli uomini della Squadra Mobile di Rimini e del Commissariato P.S. di Senigallia.
I fatti risalgono al gennaio del 2012, quando interrotta la relazione, l’uomo comincia a chiamare la donna, tra l’altro più grande di età rispetto all’uomo, in modo insistente, a qualunque ora del giorno e della notte, proferendo frasi ossessive e talvolta dal contenuto minaccioso o ingiurioso.
Pertanto la donna, inizialmente – come previsto dalla recente normativa in materia di stalking – chiede al Questore della provincia di Rimini, luogo di residenza, che l’uomo venga ammonito dall’avvicinarsi e dal contattarla con qualunque mezzo di comunicazione. Ma ciò nonostante, il giovane continua insistentemente ed anzi, se possibile, diventa più assillante, cominciando a raggiungere la donna presso il suo posto di lavoro e fare delle scenate anche in presenza dei colleghi.
La situazione dunque precipita e la donna decide di rivolgersi alla Procura che avvia le indagini che consentono di chiarire i contorni della pericolosa vicenda collegata al legame affettivo ormai terminato da tempo.
Da qui emerge il comportamento molesto ed assillante posto in essere dall’uomo che, nonostante i rifiuti della donna, continuava ad insistere.
In varie occasioni l’uomo ha inscenato inseguimenti in auto che hanno intimorito la donna. Tali comportamenti realizzati dall’uomo hanno prodotto in lei un vero e proprio stato d’ansia e di paura, tant’è negli ultimi tempi la donna si faceva accompagnare in qualunque luogo si recasse , temendo di potersi trovare la sgradita presenza dell’uomo, che regolarmente da Senigallia si portava a Rimini.
Per tali fatti l’uomo nella giornata di ieri veniva raggiunto dalla misura della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Rimini e per questo arrestato e condotto al carcere di Montacuto.