ANCONA. 10 MAG. Non aveva accettato che la relazione con una donna di Rimini fosse terminata ed ha continuato a chiamarla ed a seguirla, anche nell’ambiente di lavoro, per oltre un anno, fintanto che la donna, esasperata da tale comportamento, ha presentato denuncia.
Così dopo le indagini condotte dalla Procura di Rimini, l’uomo, C.E., di anni 33 di Senigallia, è stato raggiunto da una misura di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita dagli uomini della Squadra Mobile di Rimini e del Commissariato P.S. di Senigallia.
I fatti risalgono al gennaio del 2012, quando interrotta la relazione, l’uomo comincia a chiamare la donna, tra l’altro più grande di età rispetto all’uomo, in modo insistente, a qualunque ora del giorno e della notte, proferendo frasi ossessive e talvolta dal contenuto minaccioso o ingiurioso.
Pertanto la donna, inizialmente – come previsto dalla recente normativa in materia di stalking – chiede al Questore della provincia di Rimini, luogo di residenza, che l’uomo venga ammonito dall’avvicinarsi e dal contattarla con qualunque mezzo di comunicazione. Ma ciò nonostante, il giovane continua insistentemente ed anzi, se possibile, diventa più assillante, cominciando a raggiungere la donna presso il suo posto di lavoro e fare delle scenate anche in presenza dei colleghi.
La situazione dunque precipita e la donna decide di rivolgersi alla Procura che avvia le indagini che consentono di chiarire i contorni della pericolosa vicenda collegata al legame affettivo ormai terminato da tempo.
Da qui emerge il comportamento molesto ed assillante posto in essere dall’uomo che, nonostante i rifiuti della donna, continuava ad insistere.
In varie occasioni l’uomo ha inscenato inseguimenti in auto che hanno intimorito la donna. Tali comportamenti realizzati dall’uomo hanno prodotto in lei un vero e proprio stato d’ansia e di paura, tant’è negli ultimi tempi la donna si faceva accompagnare in qualunque luogo si recasse , temendo di potersi trovare la sgradita presenza dell’uomo, che regolarmente da Senigallia si portava a Rimini.
Per tali fatti l’uomo nella giornata di ieri veniva raggiunto dalla misura della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Rimini e per questo arrestato e condotto al carcere di Montacuto.