Sono 28 i giovanissimi Maestri di sci a cui è stato conferito l’attestato che li abilita all’insegnamento.
A Sarnano, martedì scorso, si è tenuta la cerimonia di consegna a conclusione del corso realizzato dalla Regione in collaborazione con il Collegio regionale dei maestri di sci delle Marche e il coinvolgimento della Fisi (Federazione italiana sport invernali).
Alla giornata hanno preso parte anche il presidente del collegio nazionale maestri di sci, Luciano Magnani, e cinque maestri di sci iscritti delle Marche ai quali, con l’occasione, il Collegio ha conferito simbolicamente un contributo derivante dalle donazioni elargite dai Maestri di sci italiani per la perdita della casa a causa del sisma.
E proprio quale segnale di rinascita la Regione Marche ha voluto svolgere il corso, avviato nel luglio 2017 ad Amandola e Acquasanta Terme, in varie località dell’area colpita dal sisma per favorire il ritorno alla normalità creando i presupposti per un concreto rilancio delle stazioni sciistiche.
Allo stesso tempo si offrono nuove opportunità ai giovani che hanno conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci, per cui è necessaria l’ iscrizione al Collegio regionale, dopo 90 giornate di rigoroso percorso formativo di oltre 600 ore.
I nuovi maestri, che hanno deciso di iscriversi al Collegio Regionale delle Marche, potranno conseguire ulteriori specializzazioni con riferimento all’insegnamento a bambini e a soggetti diversamente abili, all’insegnamento del surf da neve, snowboard e altri attrezzi tecnici. Il corso li ha addestrati ad esercitare, in modo non agonistico, con lezioni individuali o di gruppo, la pratica di discipline sportive e le tecniche. I maestri potranno insegnare in tutte le località sciistiche invernali ed estive europee.
L’esercizio della professione di Maestro di sci è regolamentato da leggi statali. L’esame finale ha richiesto all’allievo di dimostrare di saper assumere un atteggiamento responsabile e consapevole del proprio ruolo, di familiarizzare con le problematiche organizzativo-gestionali e di sapersi orientare all’interno della normativa di riferimento per l’erogazione di un servizio efficiente che contribuisca anche a rilanciare qualitativamente i servizi del territorio.