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Teatro Pergolesi di Jesi, no alla guerra con suono della sirena

Teatro Pergolesi
Sollima e Orchestra Cherubini - Teatro Pergolesi Jesi

Al Teatro Pergolesi di Jesi, ieri sera (17 marzo 2022), ha risuonato una sirena d’allarme, prima del concerto di Giovanni Sollima e dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, per testimoniare il convinto “no alla guerra” della Fondazione Pergolesi Spontini e della città di Jesi, e in segno di vicinanza alle vittime del conflitto. Uno spunto di riflessione accolto con grande commozione dagli artisti e dal pubblico presenti a Teatro, all’indomani del bombardamento che ha distrutto un tempio della cultura quale il Teatro di Mariupol.

“Quella che avete appena sentito è una sirena d’allarme ma ad essa non ha fatto seguito nessun colpo di cannone, nessuno strepito di mitragliatrice, nessuna esplosione di bombe, perché si tratta di un suono registrato, di un suono finto. Purtroppo, quello vero, risuona ancora in molte città abitate da donne, uomini e bambini che fino a poche settimane fa andavano a teatro, al cinema o a un concerto, proprio come noi stasera”, ha spiegato una voce femminile al termine dell’audio trasmesso al “Pergolesi”.

Alla luce dei drammatici fatti di questi giorni, la Fondazione Pergolesi Spontini ha accolto l’iniziativa “Una sirena d’allarme contro la guerra” lanciata dal Piemonte Europa, e con molti altri teatri italiani ha deciso di introdurre gli spettacoli con questo suono per dire che il mondo del teatro italiano non è indifferente alla tragedia che si sta consumando in queste settimane, che ripudia la guerra e che si stringe con commozione e solidarietà al dolore delle vittime.

Dopo questo invito alla riflessione, il maestro Giovanni Sollima e l’Orchestra Giovanile Cherubini hanno donato al pubblico del Teatro Pergolesi una serata di musica e bellezza, coronata, nel secondo bis, dall’esecuzione di una composizione scritta da Eliodoro Sollima, padre del violoncellista, durante la Seconda Guerra Mondiale quando, rifugiato, aveva disegnato la tastiera del pianoforte in un cartone. Una musica che assaporava la fine della guerra e l’inizio della normalità.

L’incasso della serata sarà devoluto alla Lega del Filo d’Oro, Fondazione punto di riferimento in Italia per le persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriali.