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ARTIGIANATO MARCHE, SEMPRE MENO CREDITI ALLE IMPRESE

soldiANCONA 5 FEB. I prestiti all’artigianato nelle Marche, secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato su dati Banca D’Italia e Artigiancassa, ammontano a 2,4 miliardi di euro, diminuiti di oltre 117 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
Tale riduzione, pari al 4,6%, è più intensa della media italiana (-4,0%) ed in peggioramento rispetto alla precedente rilevazione (-3,6%).
La consistenza dei prestiti alle imprese artigiane, rileva cali in ogni provincia. Su quattro delle cinque province marchigiane, le diminuzioni registrate sono peggiori della media nazionale: Macerata – 6,1%, Ascoli Piceno – 5,1%, Ancona – 4,7% e Fermo – 4,3%; solo Pesaro Urbino presenta una diminuzione più contenuta e pari – 3,0%. Inoltre, nel confronto con la variazione precedente, in tutte le province marchigiane si osserva un peggioramento della dinamica del credito all’artigianato.
“La situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, rimane critica – afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Marche, Salvatore Fortuna- un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica. Tutto ciò mentre le nostre aziende sono alle prese anche con i ritardi di pagamento degli Enti pubblici e dei privati che le costringe a chiedere prestiti per compensare i mancati incassi dei ‘cattivi pagatori’”.
Gli ultimi dati disponibili ci indicano che, per le piccole imprese della Regione Marche, i tassi di interesse a breve termine sono superiori di 50 punti base rispetto la media nazionale: rispettivamente 6,65% e 6,15%. Nell’ultimo anno c’è stata una leggera diminuzione, comunque meno marcata rispetto alla media Italia: rispettivamente, – 19 punti base e – 31 punti base.
“In questo contesto di scarsa liquidità – prosegue il Presidente Fortuna – per le imprese è fondamentale poter contare su una continuità delle linee di credito al fine di poter proseguire l’attività”. Per favorire l’accesso al credito degli artigiani è, quindi, urgente un rafforzamento della filiera della garanzia, che parta da una semplificazione delle modalità di accesso al Fondo Centrale di Garanzia, che prosegua con il rifinanziamento degli strumenti regionali ad essa dedicati e che valorizzi adeguatamente, supportandone i processi di fusione, i consorzi fidi promossi dalle associazioni di rappresentanza, che sono vicini alle imprese e conoscono i territori”.