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Autotrasporto Merci, Continua la Crisi del Settore

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ANCONA 28 FEB.  La crisi continua ad imperversare nel settore dall’autotrasporto di merci, tanto che dal 2007 al 2015 il settore ha perso il 35% del lavoro e diverse centinaia di imprese nelle Marche passando dalle 5.000 aziende a 4.100 mentre secondo Confartigianato in Italia sono attive poco meno di 93 mila aziende.

Nelle Marche hanno  chiuso 900 ditte con la perdita di oltre 3.500 posti di lavoro. Ripercorrendo l’andamento degli anni della crisi: dal 2000 al 2008 la media annua delle immatricolazioni è stata di 36.700 unità, dal 2009 al 2011 è crollata a 18.900 unità, per scendere ancora a 13.500 unità dal 2012 al 2015.

Questo andamento riflette quello della movimentazione stradale delle merci: i volumi sono scesi come detto del 35% dal 2008 al 2014, passando da 180,5 a 117,8 miliardi di tonn/km.  Per queste ragioni Confartigianato Imprese, dichiara Natascia Troli, Presidente dell’Associazione di Ascoli Piceno e Fermo, “aveva sollecitato  sostegni agli investimenti in innovazione e nuovi veicoli anche in termini di contenimento di impatto ambientale e di sicurezza attiva e passiva, contando sul rinnovo delle flotte di autotrasporto che aiutino a supportare il percorso di rilancio della competitività delle imprese di questo specifico comparto”.

Ma, nonostante Confartigianato e UNATRAS abbiano giudicato con favore la Legge di Stabilità 2016 perché contiene i temi concordati dal Governo con la categoria dell’Autotrasporto,  oggi le stesse sigle esprimono una forte preoccupazione in merito alla mancanza di attenzione nei riguardi del mondo dell’autotrasporto. Le Associazioni del trasporto di merci hanno accettato un piano di sacrifici per il settore con spirito e senso di responsabilità al fine di ridisegnare il sistema del trasporto su strada agli obiettivi strategici nazionali per la riforma del trasporto e della logistica.  Confartigianato ed ’UNATRAS, negli ultimi mesi, hanno inviato delle richieste d’incontro al Ministero competente per concretizzare un dialogo costruttivo senza alcuna risposta.

La categoria non è in grado finanziariamente di sostituire i veicoli obsoleti con quelli di ultima generazione perché mancano i decreti attuativi di ripartizione delle risorse. Nello specifico, si ritiene che i risparmi derivanti dalle cessate agevolazioni delle accise per l’euro 0 – 1 e 2,  possa facilitare l’impegno di risorse aggiuntive per consentire all’autotrasporto di affrontare le sfide del prossimo futuro.

La crisi in cui versa il settore favorisce l’estendersi del malcontento difficilmente gestibile che potrebbe avere risvolti destabilizzanti per l’ordine pubblico provocato non solo dalla perdurante crisi economica e da particolari situazioni di crisi come quelle dell’ ILVA e del Sistri ma anche da un frammentato e discontinuo dialogo con il Ministero dei Trasporti. Ricordiamo che, nonostante nel nostro ordinamento giuridico ci siano ben tre specifici articoli destinati al contrasto delle attività abusive specie di quelle messe in essere dal cabotaggio illegale, gli interessi nazionali non vengono adeguatamente difesi con efficacia misure persistenti.

Confartigianato Trasporti ed UNATRAS chiedono quindi al Presidente Renzi ed al Ministro Delrio di prestare immediatamente attenzione verso l’autotrasporto, oggi in ginocchio, al fine di rispondere positivamente alle tensioni sempre più diffuse che richiedono alle dirigenze delle Associazioni la sospensione dei servizi di trasporto. Confartigianato Trasporti Marche dichiara la mobilitazione del settore ed invita pubblicamente i parlamentari della ns. regione ad intervenire nei confronti di Delrio e del Presidente Renzi affinché vengano attuate subito tutte le norme approvate dal Parlamento.