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CUPLA AI CANDIDATI GOVERNATORI “AL CENTRO POLITICHE SOCIALI”

CUPLAANCONA 23 MAG. Conferma del Protocollo d’informazione e consultazione tra la Regione Marche e il Cupla sulle problematiche sociali e sanitarie; completamento del percorso per realizzare un Centro unico di accesso per le prestazioni sociosanitarie ai cittadini marchigiani, superando frammentazioni e inefficienze del passato, mantenimento nelle Marche dell’Inrca, un polo di elevata specializzazione nella geriatria ed unica struttura di ricerca,  cura e assistenza di alto livello per le patologie degli anziani; una legge regionale per la valorizzazione dei “care giver”, ossia di chi assiste una persona non autosufficiente, con attivazione di sostegni formativi e lavorativi.

Sono queste alcune delle questioni che il Cupla, (Comitato Unitario Pensionati Lavoratori Autonomi), ha sottoposto ai cinque candidati alla Presidenza della Regione Marche “in modo da poter comunicare le risposte ai 140 mila pensionati associati, al fine di fornire loro elementi utili per la scelta elettorale del 31 maggio”.

Nella lettera inviata ai candidati Governatori, il Cupla, espressione delle maggiori organizzazioni dell’agricoltura, dell’artigianato e del commercio – CIA, Coldiretti, Confagricoltura, CNA, Confartigianato, CASA Artigiani, Confcommercio e Confesercenti – ricorda che nelle Marche gli anziani ultrasessantacinquenni sono 363.723, pari al 23,4 per cento della popolazione mentre il 12,6 per cento ha superato i 75 anni e il 3,9 ne ha più di 85.  Due terzi di questi anziani (215.199) sono ex artigiani, commercianti e agricoltori in pensione. Ma i loro assegni sono tra i più bassi d’Italia, con un importo medio di 700 euro. Una situazione preoccupante, quella degli anziani e dei pensionati marchigiani, al punto che, secondo l’Istat, il 16,7 per cento vive in condizioni di povertà mentre uno su quattro ha difficoltà ad effettuare spese impreviste. Se questa è la situazione, è evidente che da parte delle istituzioni e della politica, serve grande attenzione in modo che le necessità di cura e di assistenza non siano sacrificate a causa dei costi o del fatto che per urgenza si debba  ricorrere a prestazioni private.”

Secondo il Cupla è necessario diminuire i tempi di attesa per le prestazioni diagnostiche e specialistiche. Inoltre vanno  aumentati  il numero delle persone curate a domicilio e i posti disponibili nelle  strutture residenziali e semiresidenziali
Grande attenzione va inoltre rivolta alle tariffe dei servizi e delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, confermando la necessità di un fondo di solidarietà per  non aumentare comunque la quota a carico dei cittadini.  Ugualmente vanno confermati i regimi di esenzione su  ticket sanitari e prestazioni agli anziani che hanno redditi vicini alle soglie di povertà.
Infine il Cupla confida che la nuova Giunta regionale proceda nello sviluppo di una strategia regionale per favorire l’invecchiamento attivo ed il  mantenimento dell’autonomia dell’anziano, così  come definito dall’Unione Europea.