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SANITA’, DONAZIONE ORGANI: UNA SCELTA COMUNE

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morto-deceduto-ospedaleANCONA 17 DIC.  Oggi l’Italia comincia dalle Marche per una scelta civile e consapevole: prende il via in nove Comuni  – Ancona, Ascoli Piceno, Chiaravalle, Fabriano, Fermo, Pedaso, Porto Sant’Elpidio, San Benedetto del Tronto, Senigallia – il progetto “Donazione organi: una scelta in Comune” la nuova modalità di dichiarazione della volontà di donazione di organi e tessuti. Un’azione strategica per il sistema trapianti nel suo complesso che permette di registrare la dichiarazione di volontà, il proprio consenso o diniego alla donazione, firmando un semplice modulo nel momento di rilascio o rinnovo del documento di identità.

“Un progetto di grande rilevanza – commenta il presidente della Regione Gian Mario Spacca nel corso della presentazione alla stampa – ulteriore testimonianza dell’altissimo profilo morale della comunità marchigiana, sensibile verso valori di condivisione, generosa e disponibile. Auspico che il progetto si ampli a tutti i Comuni delle Marche per incrementare ancora di più le donazioni in una regione che già vanta il record a livello italiano per numero di donatori. Questo anche grazie ai servizi avanzati del servizio sanitario regionale per i trapianti”.

“Gli ottimi risultati raggiunti nei Comuni che hanno già attivato questo servizio – ha detto il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa – sono incoraggianti per l’avvio della nuova modalità di registrazione della dichiarazione di volontà nei nove Comuni della regione Marche. Siamo convinti della centralità di questa ulteriore opportunità offerta ai cittadini per esprimersi sulla donazione di organi e tessuti: dai dati che sono disponibili sul nostro sito internet emerge una cospicua propensione alla donazione mentre sono davvero limitate le opposizioni registrate. Con il completamento normativo che è stato disposto a giugno- conclude Nanni Costa- stiamo ricevendo la disponibilità di moltissimi Comuni ad attivare quanto prima questa nuova procedura. Il Centro Nazionale Trapianti è al lavoro per estendere gradualmente il modello operativo, utilizzato anche nei nove Comuni della Regione, alle amministrazioni comunali con le quali siamo in contatto”.

“La strategia di comunicazione messa in atto per accrescere le donazioni in una comunità già aperta e sensibile ma che presenta piccole sacche di resistenza – ha aggiunto Spacca – ha fatto cadere la scelta sulla generosa disponibilità di Cesare Bocci, attore marchigiano dalla grande capacità di sensibilizzazione, già protagonista del corto sulle donazioni di organi presentato alla 69° Mostra di Venezia dal titolo ‘E la vita continua’”.

 

La procedura consentirà di raggiungere in modo progressivo e costante tutti i cittadini maggiorenni, invitati dall’operatore dell’ufficio anagrafe a manifestare il proprio consenso o diniego alla donazione sottoscrivendo apposito modulo. Le espressioni registrate al Comune non verranno indicate sul documento di identificazione ma saranno trasmesse direttamente e in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti. Il colloquio tra il sistema informativo comunale e il Sistema Informativo Trapianti avviene tramite software che ha la possibilità di attivare dalla postazione dell’operatore un server remoto. Il colloquio utilizza il canale crittografato (https) e prevede una mutua autenticazione fra i due sistemi tramite un certificato digitale. Il Sistema Informativo Trapianti viene consultato per ogni potenziale donatore in stato di accertamento di morte cerebrale dal Centro Regionale Trapianti in modalità sicura e in regime di H 24. Questo meccanismo consente di verificare per ogni accertamento di morte con criteri neurologici se il potenziale donatore si era espresso in vita (e in questo caso fa testo la sua volontà negativa o positiva); nell’eventualità che non vi sia stata alcuna volontà dichiarata viene data ai familiari la possibilità di opporsi o meno alla donazione.