ANCONA 29 GEN. Nonostante che dal 2007, in Italia, è possibile utilizzare i prodotti della cannabis per uso terapeutico, dopo che la Regione Marche ha approvato la legge n° 1 del 2013 per regolamentare l’accesso alla cannabis terapeutica, nonostante la Regione Marche a giugno del 2016 (dopo tre anni dall’approvazione della legge, grazie alle nostre iniziative e all’interessamento del Presidente della commissione sanità dott. . Volpini) ha approvato, con la deliberazione n ° 617 del 20-06-2016, le linee guida che danno attuazione alla legge regionale del 2013, l’accesso dei malati marchigiani a queste terapie con i cannabiniodi è di fatto ancora precluso e negato.
Continuano infatti ad arrivare lamentele di malati e pazienti delle Marche che trovano molte difficoltà ad accedere non solo alle terapie in questione, ma a qualsiasi informazione in merito.
L’Associazione Luca Coscioni si fa carico di queste problematiche:
“Chiediamo alla Regione Marche, anche grazie alla interrogazione presentata in Consiglio regionale dalla consigliera Romina Pergolesi del Movimento 5 stelle:
– Se ha già provveduto ad emanare delle informative e/o circolari a tutti i soggetti interessati (medici, reparti ospedalieri, farmacie, pazienti, ecc ) su questa nuova possibilità di cura ed eventualmente come intenda promuovere una campagna informativa e formativa su questo tema della cannabis terapeutica, così come previsto dalla stessa legge n° 1/2013.
– Perché, negli impieghi terapeutici elencati da questo regolamento attuativo/linee procedurali, non sono state prese in considerazione alcune e importanti patologie come per esempio i disturbi alimentari, ansia e depressione, parkinson, alzheimer, artrite reumatoide ecc, nelle quali l’effetto terapeutico della cannabis è positivamente riconosciuto in campo medico scientifico.
Nelle Marche la cannabis terapeutica di fatto è ancora proibita, aspettiamo delle sollecite e fattive risposte da parte della Regione Marche, il diritto di cura dei malati non può attendere”.