ANCONA. 14 OTT. Nell’era del web 3.0 e della navigazione tramite i dispositivi mobile, i cittadini delle Marche dimostrano di essere all’avanguardia e di usare quotidianamente gli Smartphone per navigare il web e per interagire con le istituzioni locali. Stando ad una ricerca condotta dalla Confartigianato, il 58% dei marchigiani che navigano su Internet sono attivi sulle piattaforme social come Facebook, Twitter e Instagram: una percentuale superiore alla media degli italiani, che invece si attesta sul 57%. Sempre secondo il medesimo studio, ben il 38% degli internauti delle Marche che utilizza Internet per interagire con le pubbliche amministrazioni, non ha ottenuto ciò che desiderava.
Si tratta di dati significativi che sottolineano un enorme potenziale digitale per le Marche che, purtroppo, non viene sfruttato adeguatamente: i siti web delle Pubbliche Amministrazioni sono antiquati e non permettono una fruizione soddisfacente da cellulare, oltre a non garantire quella mole di informazioni che un internauta, nel 2015, si aspetterebbe. Ma questo apre uno scenario potenzialmente eccezionale per l’economia locale che, pur non essendo presente su Internet se non per il 4,2% delle imprese, è molto ricercata da chi naviga il web con il proprio Smartphone: i pochi portali di e-commerce di aziende marchigiane, infatti, vanno molto di moda in tutta Italia. Questo dato, unito alla percentuale dei marchigiani che naviga il web per effettuare acquisti online (38,2%), apre delle possibilità enormi per le aziende che ancora non sono approdate sul web.
Come comprano sul web gli internauti delle Marche e di tutta Italia
A tal proposito, nell’ottica di un futuro investimento sul web, le aziende marchigiane dovrebbero sedersi a tavolino e analizzare in che modo gli utenti acquistano su Internet i prodotti made in Marche. Si accorgerebbero che oggi il vero commercio avviene online, grazie ai portali di e-commerce e ad una navigazione sempre più smart, che esige di ottenere subito le informazioni sui prodotti. E di poterli acquistare con un semplice click, magari usufruendo di coupon sconti.
Una frontiera, quella dell’e-commerce, che in Europa è stata abbattuta da tempo ma che in Italia fatica a decollare, soprattutto per quanto riguarda le piccole aziende di prodotti locali. Un grande peccato per le Marche, che potrebbero incrementare le vendite dei prodotti artigianali più ricercati: abiti, accessori, servizi turistici e prodotti agroalimentari.
Non solo e-commerce: ecco il boom dei coupon sconti
Se dal lato delle piccole aziende l’e-commerce è un investimento che fatica a decollare, dall’altro lato l’italiano medio non resta seduto a guardare. Soprattutto nell’ultimo anno, infatti, il mercato dell’e-commerce ha conosciuto un autentico boom: un primo segnale che le diffidenze sul sistema sono state ampiamente superate dagli acquirenti, e che il mercato è pronto per cogliere tutte le opportunità che la vendita online offre.
Grande merito di questo vertiginoso aumento degli acquisti online va ai coupon digitali, utilizzati per ben 16 miliardi di volte nell’ultimo anno: secondo Juniper Research, questo dato è addirittura destinato a raddoppiare entro il 2017. Ma com’è possibile che basti un semplice coupon elettronico per creare un tale boom? L’idea è semplice ma estremamente efficace: risparmio. Gli italiani sono da sempre molto attenti al portafogli, soprattutto quando si tratta di acquistare online: i coupon sconti disponibili su siti come advisato.it, permettono di usufruire di una vasta gamma di sconti sugli acquisti, promozioni e altre facilitazioni (come la spedizione gratuita) davvero convenienti.
La situazione del couponing in Italia
Il 2015 ha segnato un momento di svolta per l’e-commerce e il couponing in Italia: una svolta confermata, ancora una volta, dai numeri. La eCoupon Consumer Survey ha infatti rilevato che il 48% degli italiani compra online soprattutto per via delle promozioni, e che negli ultimi 12 mesi sono stati oltre 5 milioni i coupon sconto utilizzati sul web. Un potenziale enorme ancora da sfruttare, considerato che il 61% degli acquirenti nemmeno è a conoscenza dell’esistenza dei coupon digitali. Ed è proprio per questo motivo che le aziende stanno sempre più spesso aderendo al couponing, per avere possibilità di promozione e di vendita altrimenti irraggiungibili. Un’occasione imperdibile, sia per le aziende che per i consumatori.
