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Confartigianato, in via di risoluzione le problematiche del centro revisione bombole di Jesi

jesi
Luca Bocchino

Raddoppio del personale messo a disposizione dalla Motorizzazione e aperture anche nei pomeriggi di martedì e giovedì, per risolvere da subito le problematiche registrate presso il centro revisione bombole ENI di Jesi che stavano provocando ritardi insostenibili per autoriparatori, autotrasportatori e automobilisti.

La notizia è frutto dell’interessamento dimostrato costantemente dal comparto Autotrasporto e Autoriparazione di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, con il responsabile Luca Bocchino.
“Apprezziamo la disponibilità al dialogo che la Motorizzazione ha dimostrato fin dai primi momenti in cui si sono manifestati i problemi. Con la Direzione abbiamo avuto colloqui frequenti per rappresentare i disagi dei nostri associati e di tutti gli automobilisti e per trovare soluzioni”, dice Bocchino spiegando come il centro ENI di Jesi stia coprendo le esigenze di una parte importante del territorio nazionale e anche dei centri di Milano e Latina.
Questo, insieme al fatto che sta tornando ad aumentare il numero dei veicoli a metano in circolazione, ha creato un surplus di lavoro.
Il potenziamento del personale addetto alla revisione e la modifica dell’orario di lavoro del centro con aperture non solo al mattino, ma anche nei pomeriggi di martedì e giovedì, consentirà un ritorno alla normalità entro uno o due giorni.
Al momento, giornalmente, vengono revisionate circa 450 bombole, a breve si arriverà a 600.

“Un risultato che dimostra come il dialogo e la sinergia siano fondamentali quando si manifestano problemi. Grazie dunque alla Motorizzazione che ha lavorato per aumentare il personale tecnico e anche al centro Eni che sta riorganizzando con più efficienza il lavoro in loco.
Resta aperta la più complessa questione di avere in modo permanente più personale dedicato per far fronte al fabbisogno crescente di una struttura che serve tutto il centro Italia”.
Con il 10,4% dei veicoli circolanti alimentati a metano, le Marche sono la regione italiana con il maggior numero di mezzi di questa tipologia. “Era urgente che la situazione trovasse una soluzione per far viaggiare in sicurezza i mezzi, e far lavorare il comparto del Trasporto già alle prese con il caro carburanti e pedaggi”.