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Confartigianato Trasporti Marche, sabato summit a Jesi

Camion (immagine di repertorio)

Confartigianato Trasporti Marche ha appreso con grande preoccupazione della decisione del Governo di tagliare di un terzo le deduzioni forfetarie per l’autotrasporto riducendole da 51€ al giorno a 38€ per i trasporti oltre il comune e da 17 a 13€ per i trasporti nell’ambito comunale.

E’ un taglio inaudito afferma il presidente Elvio Marzocchi, che porterà ad una maggiorazione della tassazione di alcune migliaia di euro ad impresa, alla faccia della riduzione della pressione fiscale tanto sbandierata dai nuovi governanti. E’ una scelta assunta dal Governo senza nemmeno consultare le Associazioni di categoria dell’artigianato che sono quelle rappresentative delle piccole imprese. Nelle Marche sono circa 3.000 le imprese artigiane marchigiane di trasporti danneggiate (rispetto alle 4.000 operanti) che ora subiranno un prelievo fiscale che rischia di farle chiudere per sempre. Tra l’altro un provvedimento che si abbatte su un anno già chiuso, afferma Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti, senza possibilità di recuperare sul mercato questi maggiori costi. Per domani mercoledì era prevista l’audizione della Commissione Trasporti del Senato e ci si augurava che questo incontro permettesse anche di affrontare queste decisioni. Invece giocando d’anticipo tutto è stato già deciso negli uffici dei ministeri. Le recenti riunioni di Confartigianato, molto partecipate dagli imprenditori, hanno permesso di esaminare la decisione di Confartigianato ed Unatras di dichiarare il fermo ed ora con questi gravi comportamenti riteniamo che il fermo debba essere attuato con grande determinazione. Comunque sabato 21 a Jesi è stato indetto presso la Confartigianato un nuovo incontro per valutare la situazione e le decisioni unitarie che saranno assunte in sede nazionale. Certo è che le aziende di autotrasporti non possono continuare ad assistere inermi  alla strategia dei Governi passati e presenti che tagliano continuamente risorse agli imprenditori italiani che sono sistematicamente sotto attacco dai vettori esteri in particolare quelli provenienti dai paesi dell’est che sono causa di continui abusi e concorrenza sleale nei confronti dei vettori italiani.  Gli autotrasportatoti Confartigianato anche per il tramite di UNATRAS intendono dare battaglia con determinazione richiedendo alle forze politiche tutte di sostenere l’economia italiana a partire dall’autotrasporto. Confartigianato inoltre evidenzia che il pagamento in ritardo delle tasse comporterà anche una maggiorazione del 0,40% sui redditi. Le altre richieste sono: – la certezza delle risorse strutturali; – il contingentamento imposto dall’Austria, in determinate giornate, al traffico dei camion in uscita dal nostro Paese; – il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni;  – la ripubblicazione dei “costi minimi della sicurezza” e il rispetto dei tempi di pagamento; – l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante in extrarete.