ANCONA 30 NOV. Alle ore 22.00 di ieri, durante l’attività di controllo del territorio gli agenti della Squadra Volante in prossimità di Piazzale Camerino notavano dei giovani salire velocemente le scalinate di via Ascoli Piceno e dileguarsi nella notte.
Poiché nei giorni precedenti durante il pattugliamento appiedato gli agenti avevano notato e segnalato tra Via Pesaro e Via Ascoli Piceno alcuni mozziconi di spinelli e involucri in cellophane solitamente utilizzati per il confezionamento della marjiuana, gli operatori immediatamente decidevano di procedere ad un controllo della zona interessata intuendo in quella fuga un traffico di sostanze stupefacenti.
Su una panchina venivano individuati due giovani che alla vista della Polizia effettuavano dei rapidi movimenti con le mani come per nascondere qualcosa nella zona dei genitali per alzarsi repentinamente e tentare nuovamente la fuga.
I due giovani venivano bloccati ed identificati: cittadini italiani, diciottenni residenti nel capoluogo.
Durante le fasi del controllo mostravano un’apparente disinvoltura, scherzando tra di loro, fischiettando, continuavano a toccarsi le parti intime come se volessero aggiustare ciò che avevano in fretta e furia nascosto.
Atteggiamento che non sfuggiva gli agenti che procedevano ad un controllo ancora più accurato sui due 18enni.
Vista la fermezza degli agenti, e constatato che ormai erano stati scoperti, estraevano dai pantaloni 4 bustine in plastica trasparenti contenenti sostanza vegetale di colore verde/marrone tipo marjiuana.
Nella tasca del piumino che indossava uno dei due veniva rinvenuta una chiave di una cassetta di sicurezza di cui il giovane non voleva dare alcuna spiegazione.
Esteso il controllo all’abitazione di quest’ultimo, gli agenti rinvenivano nella camera da letto una cassetta di sicurezza la cui serratura veniva aperta proprio dalla chiave rinvenuta.
Aperta gli agenti trovavano il “tesoretto” del giovane: altre dosi di marjiuana già confezionate dentro bustine trasparenti e più di 1.000 euro in banconote di vario taglio.
Accompagnato in Questura dopo le formalità di rito veniva deferito alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Per l’altra scattava la segnalazione alla Prefettura ai sensi dell’art.75 DPL 309/90.
