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Ex sede Assam, la Regione: Nessun rischio da amianto

Sullo stato in cui versa la zona circostante al Palazzo che fu sede dell’ASSAM in via Alpi a Posatora la Regione è già intervenuta denunciando il fatto e invitando, con una nota del 20 marzo scorso, le Autorità competenti alla rimozione dello scarico abusivo di materiali che si trova all’esterno del complesso immobiliare e interessa la pubblica via. Lo chiarisce l’assessore al Patrimonio Fabrizio Cesetti specificando che il complesso, già sede dell’Agenzia dei servizi nel settore agroalimentare delle Marche (ASSAM) fino all’ottobre 2010, è attualmente destinato all’alienazione: “Dopo i tre tentativi di asta andati deserti, la Giunta regionale, con deliberazione n. 574/2017, ha autorizzato la richiesta al Comune di Ancona di variante urbanistica per una migliore appetibilità dell’immobile nel mercato immobiliare in modo tale da facilitare ulteriori procedure di vendita”. Per quanto riguarda la manutenzione di cui la stampa scrive oggi, aggiunge Cesetti “giova ricordare che lo sviluppo della vegetazione è contenuto attraverso interventi a cadenza temporale mediamente annuale e che il Palazzo, attualmente sigillato a causa della presenza di elementi contenenti amianto, è sottoposto a un programma di monitoraggio effettuato secondo le specifiche dettate dai competenti uffici dell’ASUR. A questo proposito va evidenziato che le verifiche semestrali effettuate non hanno mai rilevato tracce di fibre aerodisperse”.

Allo stato, ribadisce Cesetti, “non vi sono alternative alla vendita ed anche per questo immobile, come per il Palazzo del Mutilato, resta il fatto incontrovertibile che fu un errore abbandonarlo per trasferire l’ASSAM nell’attuale sede sostenendo, tra l’altro, consistenti oneri per canoni di locazione”.

Da ultimo, osserva Cesetti, “sembra il caso di evidenziare che l’unico modo per evitare una vergognosa discarica a cielo aperto è quello di reprimere le azioni delinquenziali di coloro che abbandonano rifiuti di qualsiasi specie, in spregio ai minimi canoni di civiltà, dei quali non dovrebbe essere difficile l’individuazione da parte delle competenti Autorità”.