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Jova Beach Party, LNDC: Distrugge ecosistemi dicendo di tutelarli

Jova Beach Party, LNDC: Distrugge ecosistemi dicendo di tutelarli
Jova Beach Party a Fermo: è il 2019

LNDC Animal Protection, dopo aver contestato il tour sui social, scrive al Ministro Cingolani. Chiede che vieti questo genere di eventi in luoghi di interesse naturale

Il tour Jova Beach Party è ricominciato e, come nel 2019, non sono mancate le polemiche per i luoghi scelti per lo svolgimento dei concerti.

Tra l’altro sarà nella nostra regione a Fermo il 5 e 6 agosto.

Stanno crescendo diverse polemiche in merito al fatto che i Jova Beach Party si svolgono per lo più sulle spiagge e che la loro preparazione e organizzazione prevede, in tantissimi casi, lo stravolgimento dell’ecosistema costiero.

Secondo quanto riportato da un’inchiesta giornalistica, a Vasto (Chieti), si sarebbe proceduto addirittura allo sbancamento delle dune. Tali dune sono un importante sito di nidificazione del fratino, uccello protetto e in via d’estinzione.

Jova Beach Party: le dichiarazioni di Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection

“È paradossale, per non dire assurdo – commenta amareggiata Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection – che un tour che dice di avere come obiettivo la sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente sia responsabile della distruzione di interi ecosistemi”.

“Lo stesso Jovanotti ha ripetuto spesso che le spiagge sono dei sistemi fragili. Ma questo non gli impedisce di distruggerle radunando decine di migliaia di persone nello stesso luogo. Con musica a tutto volume che sicuramente non è gradita dalle specie selvatiche che su quei luoghi fanno il nido o tentano di riprodursi.

Come si fa a dichiararsi ambientalista e poi impattare in maniera così pesante sull’ambiente? A vantarsi di pulire ‘20 milioni di metri quadrati di spiagge’. Come ha fatto l’artista, se il motivo principale per la sporcizia saranno proprio i suoi eventi?”

“Alcuni giorni fa abbiamo espresso la nostra disapprovazione per questo tour già sui nostri social. Adesso abbiamo deciso che è ora di fare di più. Ho quindi scritto una lettera al Ministro Cingolani (link alla lettera https://www.legadelcane.org/rassegna-stampa/lettera-di-lndc-al-ministro-roberto-cingolani/), chiedendo un suo intervento per vietare lo svolgimento di questo e di qualsiasi altro evento in luoghi di interesse naturale come le spiagge e non solo. Il Ministero della Transizione Ecologica, infatti, ha come competenze la tutela della biodiversità, degli ecosistemi e del patrimonio marino-costiero. Pertanto è sua responsabilità fermare questo scempio e preservare il fratino e tutti gli altri animali che popolano le zone costiere”, continua Rosati.

“La sensibilizzazione sul rispetto dell’ambiente si fa dando il buon esempio e rispettandolo per primo, facendolo nel modo giusto e senza ipocrisie o contraddizioni. Quindi chiedo ancora a Jovanotti di rivedere le sue posizioni e spostare i suoi concerti in luoghi più adatti a tali grandi eventi”, conclude Rosati.