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“La tutela del personale in divisa”, seminario di Fervicredo e Unarma ad Ancona

UNARMA

Giovedì 9 giugno, ad Ancona, si terrà il seminario sul tema “La tutela del personale in divisa”, organizzato da Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere) e Unarma (Associazione sindacale
Carabinieri) Marche. La giornata di studi si svolgerà presso il Seebay Hotel a Portonovo (An), a partire dalle ore 14.30.

I lavori saranno introdotti da Paolo Petracca, Segretario Generale Unarma Marche e coordinati da Mirko Schio, Presidente di Fervicredo. La prima sessione prevede gli interventi di: Luigi Lucchetti, Psicologo clinico e psicoterapeuta; Marta Mangeli, Avvocato; Salvatore Cosentino, già Sovrintendente capo della
Polizia di Stato e Vittima del Dovere.

Dopo il coffee break, la seconda sessione avrà inizio alle 16.30 e prevede le relazioni di: Tommaso Cirillo, Medico legale e Medico principale della Polizia di Stato; Maurizio Maria Guerra, Avvocato; Floriana Casciabanca, Segretario provinciale aggiunto Unarma Pesaro e Vittima del Dovere; Giovanni Maria Fascia, Presidente C.M.V. Ancona -Vittime del Dovere e del terrorismo.

“Sarà una giornata ricca di approfondimenti e spunti di riflessione importanti – affermano gli organizzatori -, ma siamo convinti che ce ne vorrebbero tante su temi come questi, così attuali e così pressanti. Si tratta di affrontare questioni reali e diffuse, problematiche e circostanze che assillano il personale in divisa molto
più di quel che si immagina e di quel che, purtroppo, si dice. Perché ancora non sono sdoganate, perché ancora non sono state create le condizioni giuste per affrontarle con determinazione e chiarezza”.

“Viviamo una realtà cruda e dura – afferma Petracca -, costellata di insidie di ogni genere che tutte, ciascuna a suo modo, incidono sul benessere psico-fisico degli Operatori in divisa. Nelle Marche abbiamo da poco registrato ben 4 suicidi di appartenenti alle Forze dell’Ordine in una manciata di giorni, e qualunque siano le situazioni individuali che portano a tragedie simili, è comunque un dovere
dell’Amministrazione di appartenenza affrontare ogni problematica che possa concorrere a rendere schiacciante il fardello che un Servitore dello Stato deve portare”.

“Degli effetti dello stress e della vasta gamma di disagi e difficoltà che ci si può trovare ad affrontare svolgendo un servizio al Paese, abbiamo sempre parlato e continueremo a farlo senza sosta – aggiunge Schio -, perché vivendo ogni giorno accanto alle Vittime del Dovere ed ai loro Familiari, misuriamo sul campo quanto indispensabile sia fare di più per il benessere degli Operatori, sempre troppo esposti”