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L’UNIVERSITA’ DI CAMERINO CON REGIONE MARCHE PER GESTIONE REGISTRO TUMORI

trapianto di rene

ospedaleANCONA 16 MAR.  L’Università di Camerino collaborerà con la Regione Marche nella gestione del Registro tumori regionale (Rtr), istituito nelle scorse settimane presso l’Agenzia regionale sanitaria (Ars), superati gli ultimi problemi legati alla legislazione in materia di dati sensibili e privacy.

I rapporti con l’Università verranno disciplinati con una convenzione che sarà firmata dal direttore dell’Ars, Enrico Bordoni. L’ateneo camerte fornirà indicazioni metodologiche sulla raccolta e sull’analisi dei dati: strumenti necessari per costruire gli indicatori scientifici di monitoraggio delle patologie tumorali. Inoltre predisporrà programmi di formazione del personale che dovrà lavorare al Rtr. È stata scelta Camerino perché l’Università ha attivato, dal 1991, il Registro tumori della provincia di Macerata, acquisendo una consolidata esperienza nella sorveglianza della popolazione. Inoltre è in possesso dei riconoscimenti scientifici dell’Associazione italiana registri tumori e di quella internazionale di Lione. Il Rtr sarà un’articolazione dell’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Ars che coordina tutte le rilevazioni degli enti del Servizio sanitario regionale. “Il registro tumori regionale – dice il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – sarà la principale base di studio per indagini statistiche e scientifiche sulle possibili correlazioni tra insorgenza di patologie tumorali e presenza di rischi ambientali. Per questo motivo dovrà divenire punto di riferimento centrale a copertura di tutto il territorio regionale. Uno strumento di ulteriore sicurezza per la comunità marchigiana e di importanza strategica per le istituzioni”. “La realizzazione del Rtr rappresenta un fondamentale strumento per la valutazione epidemiologica della popolazione – rileva l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – Risulta, inoltre, essenziale per avere a disposizione informazioni sulle specifiche forme di patologia oncologica, sullo studio clinico, sull’efficienza dei percorsi diagnostici e terapeutici intrapresi. Rappresenta anche uno strumento efficace di monitoraggio e sorveglianza della salute della popolazione, specialmente in aree specifiche dove si rilevano problematiche ambientali di particolare criticità”.