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Movida Piazza del Popolo, Confartigianato con gli esercenti

Puntare il dito sulle attività economiche di Piazza del Papa è un errore, non si possono demonizzare le imprese e imputare loro le responsabilità per il comportamento di alcuni facinorosi. Confartigianato che rappresenta gli operatori di Piazza del Papa sottolinea, tramite il presidente Paolo Longhi, la serietà delle aziende che con professionalità e passione portano avanti il proprio lavoro pur tra mille difficoltà aggravate spesso da regolamenti poco chiari o penalizzanti.

Non possono essere le imprese a  pagare lo scotto, non solo dei rischi imprenditoriali, della tassazione, della  burocrazia ma anche  essere ritenute responsabili del comportamento di alcuni facinorosi all’esterno dei locali come accaduto mercoledì.

Le nostre imprese, dichiara Luca Casagrande responsabile territoriale  di Confartigianato per il Comune di Ancona, sono assolutamente attente a ciò che i ragazzi fanno e a quello che viene somministrato, per lavorare in sicurezza e nel rispetto delle  regole.

Sono stati  gli stessi operatori il giovedì mattina  a raccogliere le bottiglie di vetro di birre lasciate in terra, bottiglie che  nessuna attività può vendere dopo le ore 24. E’ chiaro quindi che  molti di questi ragazzi acquistano la merce al supermercato e poi si recano alla festa.

Piazza del Papa ha sempre goduto di buone frequentazioni e non si è mai distinta per episodi di questo tipo. E’ inutile parlare di movida se poi si colpevolizza in maniera impropria  chi vuole lavorare e dare vivacità al centro storico.

Non permettere alle imprese di organizzarsi per lavorare rischia di peggiorare ulteriormente una situazione economica già complicata che compromessa vorrebbe dire lasciare un vuoto ulteriore e spazi deserti e abbandonati come succede già in altre piazze di Ancona in cui poi vanno ad insediarsi brutte frequentazioni.

Dobbiamo lavorare tutti per una città più viva e piena di punti di attrazione e non cercare di affossarla per un episodio isolato, rendendo le piazze sempre più accessibili, piene di vita e di movida.   Occorre dunque una maggiore attenzione all’educazione civica e al rispetto e non incolpare le imprese che fanno di tutto per rendere accogliente la città.