ANCONA 8 GIU. La costruzione del nuovo modello segna l’ingresso di Columbus Yachts nel segmento dei megayacht. Realizzato con un processo costruttivo inedito, sarà consegnato al suo armatore nel 2018. Linee classiche e contemporanee contraddistinguono lo yacht sviluppato su sei ponti e dotato di spazi particolarmente generosi. Sarà capostipite di una linea che si evolverà su più ampie dimensioni.
Lungo 79.50 metri e largo 13.00, questo megayacht Columbus di 80 metri è uno yacht dislocante con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio. Il processo costruttivo ha richiesto grandi capacità organizzative e di coordinamento tra i due siti produttivi di Napoli ed Ancona.
“Oltre 50 anni di esperienza nella costruzione e nel refitting di grandi navi” dichiara Giuseppe Palumbo, CEO di Columbus Yachts “ci consentono di entrare nel segmento dei megayacht con la piena consapevolezza dei traguardi che potremo raggiungere grazie alle capacità maturate nel lungo percorso fin qui svolto e alla struttura organizzativa della nostra azienda. Punti di forza di cui non possiamo che essere orgogliosi”.
La costruzione
“Per la realizzazione del Columbus 80m” spiega Francesco Carbone, general manager di Columbus Yachts “è stato implementato un processo costruttivo che ha richiesto una complessa organizzazione, a diversi livelli, resa possibile da 50 anni di esperienza e dal più grande network di cantieri nel Mediterraneo specializzati nella costruzione, refit e manutenzione di yacht e navi, comprese unità commerciali e mercantili. La costruzione del Columbus 80m è stata suddivisa in più siti produttivi, viaggiando in parallelo e non in serie.”
Lo scafo in acciaio è, infatti, realizzato presso il cantiere di Napoli. A fine giugno 2017 l’imponente scafo sarà spostato su una piattaforma da Napoli ad Ancona, dove sarà accoppiato alla sovrastruttura in alluminio realizzata nel sito produttivo di Ancona. In questo modo le due sezioni sono state costruite contemporaneamente, seguendo gli stessi requisiti di qualità ma accelerando il time to delivery, che si accorcia di circa 8 mesi.
Gianpaolo Lapenna, Project and Product Director di Columbus Yachts, prosegue: “L’implementazione del processo è stata una sfida da diversi punti di vista: strutturale, di impiantistica, costruttivo e logistico. Quando lo scafo avrà raggiunto la sovrastruttura ad Ancona, il “matrimonio” sarà ultimato nel nuovo capannone marchigiano, in grado di ospitare contemporaneamente due unità fino a 110 metri di lunghezza. Abbiamo agito con una sincronia perfetta”.
Lo yacht
Le linee esterne sono caratterizzate da un grande equilibrio formale, di ispirazione quasi rinascimentale, e da un’eleganza senza eccessi, che conferiscono al Columbus 80m l’armonia di uno yacht che richiama gli “ocean liners” degli anni ’50 e ’60 pur promettendo di restare attuale anche negli anni a venire. Da queste linee guida derivano lo slancio longitudinale di prua, la colorazione bianca interrotta solo dalle grandi vetrate, la svasatura trasversale dei diversi ponti.
Cura della forma, altissimo livello qualitativo dei materiali, elegante sobrietà. Per gli interni si è puntato su uno stile estremamente sobrio e contemporaneo, i toni sono neutri e poco contrastati, gli elementi decorativi hanno linee semplici e pulite. Anche i materiali pregiati utilizzati per rivestimenti e arredo sono abbinati con l’obiettivo di creare un’atmosfera moderna e sofisticata.
Gli spazi si articolano su sei livelli, dall’under-lower deck fino al sun deck, organizzati con razionalità per offrire all’armatore, ai suoi ospiti e all’equipaggio il massimo del comfort e della comodità in navigazione.
Un ascensore vetrato a sezione tonda collega i cinque ponti principali, dal lower deck che costituisce l’accesso privilegiato allo yacht per i passeggeri che sbarcano dal tender, fino al sun deck, con una spettacolare uscita all’aperto.
Il ponte superiore è interamente dedicato all’armatore. La sua suite si articola su una grande area con letto orientato a prua e una splendida vista sul mare a 180 gradi, un’ampia zona adibita a studio privato e una terza area riservata a eventuali ospiti. Le zone all’aperto, anch’esse private, si estendono su un’ampia terrazza a poppa e su un balcone di prua con vista ininterrotta sull’orizzonte.
Sei grandi suite matrimoniali sono dedicate agli ospiti nella parte anteriore del ponte principale, mentre una settima cabina si trova sul ponte inferiore utilizzabile come spazio “jolly” anche per ospiti dell’ultimo minuto.
Sul sun deck troviamo uno degli spazi più caratteristici di Columbus 80m: la scenografica piscina panoramica, lunga 7 metri e dotata di impianto per nuotare controcorrente. Una scenica cascata d’acqua la alimenta dall’alto, ma costituisce anche una parete virtuale che la separa dalla vasca a idromassaggio, ricavata all’interno della struttura dell’alberetto e pertanto chiusa su tre lati a richiamare una suggestiva grotta nascosta dietro una lama d’acqua.
Il ponte sottocoperta è ancora dedicato agli ospiti nella sua parte posteriore: tre pareti ribaltabili, una a poppa e due sui lati, ampliano lo spazio calpestabile da 100 fino a 200 metri quadrati, disegnando un ampissimo beach club a livello acqua servito da lettini, bar e servizi.
I due garage laterali ospitano due tender, di 10 e 7,5 metri, e sono serviti da una piattaforma per lo sbarco degli ospiti che conduce direttamente alla lobby dell’ascensore principale.
La sezione anteriore è invece riservata all’equipaggio che ha disposizione una grande cucina/soggiorno e 8 cabine per 19 persone. Il personale non in servizio può rilassarsi nel locale palestra riservato sull’under-lower deck, mentre un ascensore-montacarichi collega questo ponte a tutti i superiori per permettere all’equipaggio di muoversi in totale autonomia e comodità.
A completare le amenities ci sono poi due garage anteriori per tender / rescue boat e per tre jet-ski, un helipad, una sauna all’interno del beach club, una palestra sul fly deck e una sala cinema e multimedia sull’upper deck.
La tecnica
Il megayacht Columbus 80m è spinto da due motori da 2240 Kw (3044 CV) con trasmissioni in linea d’asse, installati nella parte centrale del ponte inferiore. Nella sala macchine si trovano anche i tre generatori da 300 Kw e quello supplementare da 125 Kw. Una sala dedicata, isolata acusticamente e coibentata, ospita tutti gli impianti non correlati alla propulsione, come le pompe per l’aria condizionata, i sistemi idraulici, i dissalatori.
Il cantiere ha optato per soluzioni classiche anche dal punto di vista tecnico, con una grande attenzione all’autonomia di navigazione, intesa sia come distanza percorribile (6000 miglia nautiche a velocità di crociera) sia come indipendenza dall’esterno, come dimostra l’eccezionale capacità dei serbatoi, la portata del dissalatore, gli ampi spazi riservati alla cambusa e ai locali di servizio sui diversi ponti. Il comfort di bordo è enfatizzato dalla presenza di quattro pinne stabilizzatrici da 5 mq l’una.