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Scuola Marche, il grido Cgil: mancano 1.500 persone

Il nuovo anno scolastico si sta avvicinando velocemente e i problemi della scuola italiana, ormai da troppi anni, sono gli stessi: organici sottodimensionati, mancato reclutamento del personale docente e A.T.A (persone tecnico e amministrativo), mancanza di Dirigenti Scolastici, Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi, figure apicali nella scuola dell’autonomia.  E’ notizia di questi giorni che il TAR Lazio ha annullato il concorso dei Dirigenti scolastici, già espletato, per 2900 posti con decorrenza dal 1° settembre 2019 su un organico nazionale di 7859 unità. A questa sconcertante realtà si deve aggiungere che mancano all’appello,  a livello regionale 72  direttori dei servizi generali e amministrativi; pertanto circa il 31% delle scuole marchigiane potrebbero essere private sia della dirigenza scolastica  ( 73 dirigenti scolastici in meno), sia della direzione amministrativa. Tutto questo avrebbe  conseguenze disastrose per il regolare avvio dell’anno scolastico 2019/2020. Per i Direttori dei servizi generali amministrativi, il concorso , avviato nel dicembre 2018, è appena alle battute iniziali: effettuate le prove preselettive e non ancora calendarizzate  quelle scritte.

La situazione scolastica marchigiana non si discosta di molto da quella nazionale per cui si sollecita il MIUR ad adottare tutte le misure straordinarie con la certezza dei tempi nella loro realizzazione, per garantire il diritto costituzionale allo studio a  tutte le scuole del territorio, regionale e nazionale. Come in un film già visto, la Flc Cgil Marche aspetta per le Marche le 609 assunzioni di personale ATA, i 111 docenti di scuola dell’infanzia, i 439 docenti della scuola secondaria di primo grado e i 602 del secondo grado. Accanto a questi numeri, ci sono  i volti dei docenti e del  personale Ata che, da anni,  garantiscono la scuola pubblica  con professionalità e attendono una  stabilità come i 300 docenti specializzati sul sostegno. Questi numeri rappresentano solo una piccola parte del bisogno di scuola nelle Marche perchè non è stata garantita la copertura dei posti che si sono liberati per effetto del pensionamento con quota 100 e altrettanti saranno i posti che si renderanno disponibili per gli incarichi annuali.

Questo è l’obbiettivo che dovrebbe avere il Ministro e la  Regione: garantire il recupero della povertà educativa e  pensare il profilo del cittadino di domani.

Contrariamente, l’attenzione è rivolta al tema dell’autonomia differenziata: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna vogliono garantire più scuola ai loro ragazzi, il bisogno di più scuola per non ripartire con un settembre nel caos, la stessa  richiesta è delle Marche come di tutte le regioni italiane.

Per  Lilly Gargamelli, segretaria generale Flc Cgil Marche: “Occorre contrastare i risultati denunciati dal ministro sull’incapacità dei nostri ragazzi di comprendere un testo scritto o la scarsa formazione matematica, vuol dire garantite più scuola, edifici adeguati , tempi prolungati, relazioni educative professionalmente formate e disponibili da subito”.

Mentre la FLC-CGIL denuncia tutto questo, conclude Gargamelli, “si chiede alla Regione un’attenzione negli atti programmatori e una tempistica certa all’Ufficio scolastico regionale;  contemporaneamente,  la Flc Cgil si fa carico di garantire una formazione che, da anni, persegue attraverso l’associazione professionale Proteo Fare Sapere Marche, vicina alle esigenze formative degli operatori scolastici,  DS, DSGA, docenti e ATA”. Proprio per il 23 luglio, dalle ore 17 nella sede della CGIL di Ancona, la Flc Cgil presenterà il corso di formazione per le prove scritte del concorso DSGA, e continuerà nelle proposte  formative perchè la scuola e la formazione deve’essere un obiettivo che unifichi il Paese e non lo divida tra chi ha di più da chi ha  meno”.