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Sisma, il gelo aggrava situazione del dissesto idrogeologico

Microzonazione sismica
Le zone colpite dal sisma

ANCONA 12 GEN.  “Il gelo sta bloccando le condutture e dunque molte aziende di allevamento non riescono a dare da bere agli animali. L’emergenza è soprattutto per bovini , suini e pecore. Il terremoto di fine Ottobre ha causato lo spostamento delle falde acquifere. Dunque sorgenti che prima davano acqua adesso invece non la danno più perché si sono parzialmente prosciugate. Spesso gli allevatori prendevano acqua da tali sorgenti che invece oggi sono secche soprattutto per il cambiamento dell’assetto idrogeologico causato dal terremoto di Ottobre”. Lo ha dichiarato Raffaele Capponi, Consigliere Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche Italiane ed agronomo della Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria. “Nelle zone terremotate ed in particolare in quelle dell’Umbria la vera emergenza è il gelo – ha proseguito Capponi – che sta creando seri problemi per l’approvvigionamento dell’acqua da parte degli allevatori . Il problema è serio”.

Rischio frane dopo neve
“La neve caduta in questi giorni sulle zone terremotate rientra nella normalità . Quando sarà terminata l’ondata di gelo e di neve sarà necessario ricontrollare i sentieri – ha concluso Capponi – ed in particolare quelli tra le gole delle montagne . Quando la neve si scioglierà potrebbero verificarsi frane e distacchi di rocce e dunque sarà necessario fare una radicale ricognizione dei luoghi e dei sentieri”.