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“VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI”. INCONTRO CON LA GIORGI E L’ANCI

incontro-alluvioneFERMO. 12 LUG. Le Marche hanno avviato la fase delle consultazioni per applicare la nuova direttiva europea sul rischio alluvioni.

Emanata nel 2007 e recepita dall’Italia con un decreto legislativo, prevede che, entro il 2015, vadano approvati i Piani di gestione a livello di distretto idrografico: entità territoriale che accorpa più bacini idrografici.

In tutta Italia le attività sono coordinate dalla Autorità di bacino nazionali; le Marche sono suddivise tra il distretto dell’Appennino settentrionale, che fa riferimento all’Autorità dell’Arno, e il distretto dell’Appennino centrale, che fa capo all’Autorità del Tevere.

La prima fase del lavoro ha riguardato la mappatura delle aree a rischio di esondazione, secondo i nuovi criteri europei, portata ora all’esame della comunità regionale (istituzioni, associazioni, categorie ordini, professionali) per acquisire, entro l’anno, indicazioni e osservazioni.

“Nella nostra regione inizia questa importantissima fase di concertazione, prevista dalla normativa ma che dobbiamo riuscire a far divenire pratica quotidiana, in moda da realizzare un vero governo del territorio – ha affermato l’assessore alla Difesa del suolo, Paola Giorgi – Il tema delle alluvioni è di centrale importanza per la sicurezza di ogni comunità. Proprio qui, nel Fermano, nel 2011 abbiamo subìto gli effetti devastanti dell’alluvione, con danni e morti. E proprio da qui avviamo questa concertazione, a ricordo di quanto è avvenuto, perché non debba più accadere. È importante costruire insieme questi nuovi Piani di gestione, con i protagonisti che poi devono operare localmente. Li abbiamo riuniti  per discutere e portare, poi, al tavolo del governo e dell’Europa un Piano condiviso e di grande impatto”.

La Giorgi ha ribadito anche la necessità di “passare della gestione delle emergenze alla prevenzione. Non si può vivere, governare, gestire un Paese in emergenza: occorre puntare sulla prevenzione. La direttiva europea è una grandissima occasione che, come Regione Marche, stiamo raccogliendo con responsabilità e impegno”.

“Il territorio è un bene da salvaguardare e non solo da consumare – ha rimarcato il presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi – Bisogna contrastare le pressioni che spingono a investire nelle aree ad alto rischio conclamato. Nelle Marche non partiamo da zero, ma dobbiamo mettere in campo nuovi strumenti di gestione”.