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SERIE D: RECANATESE A TERMOLI CERCA IL COLPO ESTERNO

recanatese_tifosiMACERATA 1 NOV. Domenica la Recanatese è di scena al “Gino Cannarsa” di Termoli per la nona gara di campionato. I giallorossi di Amaolo vogliono riprendere la via della vittoria dopo il pari interno nell’ultimo turno contro la Vis Pesaro. La Recanatese a Termoli recupera il classe ’94 Gigli che aveva saltato per squalifica il match contro i pesaresi, forti dubbi invece sul recupero del difensore centrale Narducci ancora alle prese con un problema all’anca. Mister Daniele Amaolo recupera sia Pasquini che Scartozzi che in settimana, in via precauzionale, non sempre si sono allenati con la squadra. Sicuro assente ancora il giovane Rapaccini che sta recuperando dopo la frattura al mignolo di un piede.

La partita pareggiata contro una Vis Pesaro in inferiorità numerica per tutto l’arco della gara, ha confermato che in questo campionato non esistono partite scontate. Domenica i leopardiani troverano un Termoli rinfrancato dalla vittoria maturata nei minuti finali nel derby contro l’Agnonese. La formazione allenata da Salvatore Cardamone, grazie ai tre punti conquistati nell’ultima gara, hanno lasciato il posto di fanalino di coda al Celano ed alla Vis Pesaro che sette giorni fa è stata di scena al Tubaldi di Recanati. I giallorossi molisani ora stazionano al penultimo posto in graduatoria a braccetto con l’Agnonese a quota cinque punti, frutto di una vittoria e di due pareggi. Il Termoli non è certo la squadra che tanto bene ha fatto nelle ultime due stagioni, peraltro il sodalizio molisano proprio oggi,dopo l’assemblea dei soci, ha preso atto delle dimissioni del presidente Nicola Cesare. La formazione molisana nella sfida contro la Recanatese non potrà contare sull’apporto dell’esperto difensore Ruggeri, appiedato per un turno dal Giudice Sportivo.

La direzione dell’incontro tra Termoli e Recanatese è stata affidata a Fabio Mattia Festa della sezione di Avellino alla sua quarta gara arbitrata in serie D. Gli assistenti saranno Lorenzo Battista (Torre del Greco) e Francesco d’Apice (Castellammare di Stabia).