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Speranza di Vita, Marche più Longeve del Giappone

Anziani
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ANCONA 16 GEN.  La speranza di vita nelle Marche è di 81 anni in media per gli uomini e di 85,7 per le donne. E’ quanto emerge dai dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Marche. La nostra regione si conferma una delle più longeve tanto che per la componente maschile, le Marche si collocano al 3° posto in Italia tra le 21 regioni e province autonome (media nazionale 80,3) dietro a Trento e Bolzano , per quella femminile al 2° posto (media nazionale 85) dietro a Trento (86,1).

Se poi si analizzano gli ultimi dati Ocse in un confronto internazionale per la speranza di vita, l’Italia si colloca al 4° posto con 82,8 anni in media (maschi e femmine complessivamente considerati, per le Marche il valore fornito è di 83,6) dietro a Giappone (83,4), Spagna (83,2) e Svizzera (82,9). I marchigiani dunque sarebbero più longevi dei Giapponesi che pure detengono il record “ di lunga vita”.

Nelle Marche gli ultrasessantacinquenni secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato Marche su dati Istat sono passati dai 363.723 del primo gennaio 2014 ai 368.146 dell’anno successivo, e gli ultracentenari passano dai 550 ai 580.

La maggiore longevità però non è sempre accompagnata da una buona qualità della vita

I pensionati dell’ANAP Confartigianato denunciano il perdurare di una situazione di grande disagio degli anziani, una parte consistente dei quali è scivolata nelle fasce di povertà, e chiedono al Governo di operare sul piano fiscale, sociale e dei servizi per garantire il benessere dei cittadini e sostenere i redditi delle classi più deboli della popolazione.

I pensionati hanno subito una pesante diminuzione del potere di acquisto dei loro trattamenti, non solo a causa dell’inadeguato sistema di adeguamento al costo della vita, ma anche per l’aumento delle spese a carico dei cittadini per le cure sanitarie, i servizi sociali e assistenziali, le tassazioni locali.

Non basta eliminare la tassa sulla prima casa e agevolazioni sul canone tv per ridurre in modo decisivo il disagio economico e sociale in cui si trova gran parte degli anziani. Anche se sono state impegnate più risorse sul sociale rispetto agli anni precedenti non si mette mai veramente mano alle prestazioni sanitarie dei pensionati e le relative liste d’attesa e sul welfare per le non autosufficienze.

I pensionati hanno sempre fatto e vogliono ancora fare la propria parte –sottolinea Enzo Ciccarelli Presidente di Anap Confartigianato Marche  – e vogliono dare un valido contributo. Ma non possono essere considerati una componente marginale e passiva della società, e men che meno possono essere semplicemente ignorati. Noi crediamo che le politiche per rimuovere le cause della stagnazione della domanda interna e per produrre buona occupazione e sviluppo, debbano conciliarsi con quelle per garantire adeguati livelli di vita, buona sanità ed efficaci politiche sociali ai cittadini. Pertanto auspichiamo interventi per sostenere i redditi delle famiglie e i consumi, compresi quelli dei pensionati “.

L’Anap Confartigianato intanto si prepara ad affrontare con nuove forze e con un programma di azioni sindacali la propria mission a difesa delle categorie più deboli proponendosi quale partner ideale per le Istituzioni nella pianificazione di progetti che possano realisticamente dare una risposta alle nuove tipologie di interventi destinati alla popolazione anziana. Da sottolineare il grande impegno per la lotta contro alcune gravi malattie invalidanti prima fra tutte la “ campagna Alzheimer “ che da più di 10 anni vede Anap Confartigianato parte attiva anche nelle azioni di prevenzione e predizione del morbo.

Ancona, 15 gennaio 2016 Ufficio Stampa