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Pesca: Fedagripesca Confcooperative Marche, le cooperative si fermano

Pesca

Ancona – Conviene ancora lavorare? Se lo chiedono le cooperative di pesca che aderiscono a Confcooperative Marche e che sono costrette a fare i conti ogni giorno con i continui aumenti del carburante per i pescherecci. Il gasolio costa ormai 1 euro circa al litro e questo significa che, per ogni settimana di uscita in mare, l’investimento di una barca media è di circa 4/5.000 euro. Una spesa che non sempre viene ripagata dal venduto del pescato riportato a casa, considerato che, come ogni azienda del settore, oltre ai costi del carburante si aggiungono anche quelli d’impresa e del costo del lavoro.

Le cooperative di pesca, che aderiscono a Confcooperative Marche, associano oltre 100 imbarcazioni che impiegano più di 1.000 addetti. Sono allo stremo e si devono anche confrontare con la riduzione delle giornate di pesca, arrivate a neanche 150 giorni l’anno. Per questi motivi hanno deciso di aderire allo sciopero di una settimana, cominciato ieri.

“Il comparto è in ginocchio – sottolinea Giuseppe Micucci, responsabile regionale Fedagripesca settore Pesca Confcooperative Marche -, abbiamo bisogno di contenere i costi di impresa e del gasolio in particolare. I pescatori non sanno più come gestire questa situazione, chiedono un intervento di supporto da parte del Governo. E pensano che restare in banchina può essere, al momento, una soluzione drastica ma concreta”.