Ancona – L’Agenzia del Demanio, il Comune di Ancona e il Ministero della Cultura hanno siglato, alla Mole Vanvitelliana, il Protocollo d’Intesa relativo all’intervento di riqualificazione e valorizzazione dell’Ex Caserma Stamura. Il prestigioso immobile si trova nel Parco del Cardeto, il più grande parco cittadino che gode di una posizione panoramica in un contesto di alto valore storico, naturale e paesaggistico. L’accordo – firmato dal Direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Cristian Torretta, dalla Dirigente del servizio I della Direzione Generale Archivi del MIC Maula Sciri e dal Sindaco della città Valeria Mancinelli – avvia un importante progetto di rigenerazione urbana e consente di ridurre la spesa per fitti passivi. Presenti all’evento anche il segretario particolare del Sottosegretario del Mef Albano, dott. Antonio Carano ed il ProRettore dell’Università di Ancona Marco d’Orazio. L’intervento riguarda un’area di circa 16.600 mq e prevede il trasferimento degli uffici dell’Archivio di Stato di Ancona nell’Ex Caserma Stamura, con risparmi di spesa per lo Stato di circa 330 mila euro annui di locazioni passive. Il fabbricato principale della ex caserma – 4.580 mq – ristrutturato nel rispetto dell’impianto storico e secondo elevati standard di sostenibilità energetica e sismica, diventerà infatti un innovativo e funzionale polo archivistico. L’accordo comprende lavori di riqualificazione anche sui fabbricati limitrofi di minori dimensioni che verranno destinati ad uso pubblico e culturale con il coinvolgimento del Comune di Ancona e dell’Università Politecnica delle Marche.
Le coperture economiche necessarie al finanziamento delle opere saranno individuate dopo la verifica delle migliori soluzioni progettuali, a conclusione del progetto di Fattibilità Tecnico Economica avviato dall’Agenzia del Demanio. Durante la conferenza stampa sono stati, inoltre, annunciati due nuovi progetti per il rilancio urbano del quartiere del Piano S. Lazzaro: l’intervento di rigenerazione di Piazza d’Armi, a cura del Comune di Ancona, e l’adeguamento sismico ed energetico della sede regionale dell’Agenzia del Demanio. L’immobile diventerà un modello di Public Building as a service, un ufficio pubblico innovativo, digitale e sostenibile che garantisce di minimizzare i consumi energetici e i costi di funzionamento e si apre alla città con spazi di coworking per la cittadinanza e le altre Pubbliche Amministrazioni.
I COMMENTI DEGLI INTERVENUTI
“Oggi è un giorno importante, perché si da finalmente avvio al restauro e ristrutturazione della ex Caserma Stamura, rispondendo ad una richiesta della cittadinanza, dando una nuova vita all’immobile non aumentandone il carico antropico – ha dichiarato il Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio, Cristian Torretta – L’intervento è stimato in circa 20 milioni di euro. Con la firma di oggi partono le indagini per il progetto di fattibilità; se entro l’anno riusciremo a completarlo, entro il 2024 contiamo di concludere la progettazione esecutiva e definitiva ed avviare i lavori, per completare almeno la prima parte dell’opera entro il 2026”.
“Il progetto di acquisire la Caserma Stamura come Archivio di Stato ha come obiettivo di abbattere il costo della locazione perciò abbiamo pensato di stipulare questo accordo con l’agenzia del Demanio e Comune. Il fabbricato principale della ex caserma di 4.580 mq, una volta ristrutturato, anche secondo elevati standard di sostenibilità energetica e sismica, diventerà un innovativo e funzionale polo archivistico” ha affermato Maula Sciri Dirigente del primo servizio alla Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura.
“La città si riapproprierà di uno spazio importante – ha affermato il Pro Rettore dell’Università di Ancona Marco d’Orazio – L’università potrà svolgere attività didattiche anche i questi ritrovati luoghi dell’ex Caserma anche per attrarre la cittadinanza; inoltre, l’ateneo dorico conta oltre 16 mila studenti che hanno bisogno di spazi e di servizi che qui potranno trovare la loro dimensione”.
Tra gli intervenuti, anche l’architetto Filippo Salucci, Direttore nazionale della struttura di progettazione dell’Agenzia del Demanio che ha sottolineato come il progetto centrerà diversi obiettivi dal recupero di una struttura storica alla valorizzazione del verde pubblico, rappresentando così un esempio virtuoso di recupero di aree urbane. Infine, commentando il video di presentazione del progetto Smart building per l’efficientamento energetico e sismico della sede dell’Agenzia del Demanio, Salucci ha puntualizzato come l’intervento coniughi la cultura della innovazione applicata alla valorizzazione del patrimonio pubblico.
“Il parco del Cardeto è il cuore della città e della sua identità storica – ha affermato il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli –. L’impegno di diverse amministrazioni, che oggi viene formalizzato, è un chiaro esempio di sinergia per una importante operazione di recupero. Stesso discorso per l’intervento che l’Agenzia del Demanio attuerà al Piano con l’adeguamento sismico ed energetico della propria sede regionale. Un’azione che dialoga con la riqualificazione che l’Amministrazione sta portando avanti per il mercato di Piazza D’Armi. Sono pezzi di città che tornano a vivere con progetti di rigenerazione di qualità”.
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