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Ancona Calcio, DASPO per un tifoso dorico 50enne

I tifosi dell'Ancona al Del Conero

Il Questore di Ancona, Dr. Cesare Capocasa, nell’ambito delle attività volte a contrastare fenomeni di violenza in occasione di manifestazioni sportive, ha firmato – ai sensi dell’art. 6 Legge nr. 401 del 13 dicembre 1989 e successive modificazioni – un provvedimento di DASPO.

Tale documento, elaborato dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Polizia Anticrimine, prevede il divieto di accesso ai luoghi del territorio nazionale, ove si svolgono tutte le manifestazioni sportive di calcio di qualsiasi categoria, organizzate dalle federazioni sportive e dagli enti e organizzazioni riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale italiano, compresa la squadra nazionale di calcio.

Il DASPO è stato disposto nei confronti di un tifoso cinquantenne anconetano in occasione dell’incontro di calcio Ancona – Lucchese, lo scorso 11 maggio.

Il tifoso è stato ritenuto responsabile di condotta pericolosa, in quanto accendeva un fumogeno all’interno della Curva assegnata ai tifosi locali, lasciandolo poi cadere sugli spalti, creando concreto pericolo per l’incolumità dei presenti.

Dalle immagini registrate ed estrapolate dalla Polizia Scientifica il tifoso è stato successivamente identificato dalla locale Digos, grazie all’operato della Squadra Tifoseria, e deferito all’A.G.,  per quanto di competenza.

Il soggetto, colpito dal provvedimento non potrà accedere alle manifestazioni sportive per cinque anni. Si tratta di una misura particolarmente rigida in quanto il tifoso, già noto alle forze dell’ordine perché gravato da precedenti di polizia, è risultato essere già stato sottoposto numerose volte a Daspo sportivo e quindi recidivo.

Con questo ulteriore provvedimento salgono a N.29 i DASPO sportivi disposti dal Questore di Ancona, dall’inizio del 2023.

Ricordiamo che la misura di prevenzione in oggetto trae la sua origine dalla Convenzione Europea di Strasburgo del 1985, stipulata all’indomani dei gravi fatti avvenuti a Bruxelles durante la Finale di Coppa dei campioni tra Juventus e Liverpool, allorquando persero la vita ben 39 persone.

Da quel triste evento la violenza e i disordini durante le manifestazioni sportive sono diventati una priorità per il legislatore e la Polizia di Stato, che attraverso le suddette misure di prevenzione cerca di garantire che gli eventi sportivi, soprattutto calcistici, si svolgano in sicurezza ed in modo da non creare turbative all’ordine pubblico.

Il Questore di Ancona: “È nostro preciso compito lavorare affinché gli eventi sportivi siano luoghi di sano divertimento e non causa di turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica, o peggio, occasione di pericolo per l’incolumità di coloro i quali vengono allo stadio e nelle altre strutture dedicate, con il desiderio e l’aspirazione di trascorrere ore di spensieratezza con amici e famiglia”.