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Avis Moie: celebrato il 72° della fondazione

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Gruppo con Sindaci e cittadini benemeriti - Avis Moie

Avis Moie ha festeggiato il 72° anno di fondazione. Questa mattina, con una sobria cerimonia nella sede Avis di Moie. Dopo la deposizione della corona al Monumento dei Caduti e la visita al Monumento del Donatore al Parco della Solidarietà. Consegnate le cittadinanze benemerite ai donatori del territorio che hanno raggiunto le 100 donazioni. Un emozionante momento è stato vissuto grazie alla testimonianza diretta della famiglia Demetrio Mancini, sull’importanza del gesto del dono del sangue che ha definito iDsonatori “angeli custodi”.

Era il 3 gennaio 1949 quando la sezione Donatori di sangue di Moje veniva fondata per volontà ed opera del Cav. Lodovico Gilberti, Maresciallo dell’Esercito Italiano che insieme ad alcuni donatori di Moje avevano conosciuto l’esperienza della donazione di sangue durante la guerra. Pian piano i volontari del sangue si unirono sempre più numerosi anche perché l’esperienza della guerra certamente aveva lasciato in loro quel senso di unione e solidarietà che più si coglie nel momento del bisogno.

«Ricorre ora il 72° anno di fondazione e quasi per analogia stiamo vivendo un momento di emergenza e bisogno, nuovo sotto certi aspetti, ma per alcuni simili, a quelli che purtroppo hanno dovuto combattere una battaglia per la vita – sottolinea la presidente Avis Moie Simonetta Scortichini – In questo clima di incertezza e di emergenza per la pandemia in corso abbiamo comunque constatato come i nostri donatori volontari non hanno mai smesso di dare il loro contributo, anzi dobbiamo essere orgogliosi perché nonostante il momento di crisi abbiamo raggiunto le 1000 donazioni, un traguardo mai raggiunta prima. Ciò significa che nei donatori della nostra sezione alta è la sensibilità verso il prossimo, unita anche a nuove forme di contatto del donatore che hanno permesso il raggiungimento di un tale numero: doveroso il ringraziamento pubblico a tutti i nostri soci. Per questo, citando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che definisce il volontariato “una straordinaria energia civile”, cari Donatori sentiamoci ordinariamente straordinari».

Le restrizioni Covid19 non hanno permesso i festeggiamenti tradizionali, ai quali hanno preso parte i consiglieri del consiglio direttivo Avis Moie; gli amministratori dei cinque Comuni di giurisdizione Avis Moie (Tiziano Consoli sindaco di Maiolati Spontini, Andrea Cesaroni, sindaco di Castelbellino, Ilaria Cascia assessore di Castelplanio, Fausto Sassi, sindaco di Rosora, Melania Cannuccia, vice sindaco di Monteroberto), il presidente Avis Provinciale di Ancona Romano Zenobi; la dr.ssa Valentina Di Tizio medico Avis Moie; i donatori cittadini benemeriti; famiglia Demetrio Mancini. La cittadinanza benemerita nel proprio Comune si riceve al raggiungimento delle 100 donazioni, e questa mattina l’hanno ricevuta:

Silvano Bronzini (109 donazioni) e Massimo Capogrossi (104) di Castelbellino, Franco Bucari (104) e Sergio Zannotti di Castelplanio. Cittadino benemerito di Castelplanio è anche Alessandro Novelli, con 116 donazioni (che per motivi di lavoro non ha potuto presenziare alla cerimonia di stamane).

Durante il periodo delle festività natalizie la sede di Moie e la delegazione di Pianello Vallesina saranno aperte ai donatori per ritirare le benemerenze maturate insieme all’augurio avisino di Buone Feste.

«Il nuovo direttivo prosegue nell’intento di recuperare quel contatto umano col donatore e con quanti si vogliano avvicinare alla nostra associazione, da donatore o da volontario, collaborando come sempre con altre associazioni del territorio per il raggiungimento degli obiettivi comuni. Grazie al contributo del comune di Monte Roberto abbiamo potuto rendere la sede di Pianello Vallesina di nuovo fruibile e pronta ad accogliere nuovi donatori – prosegue la presidente Scortichini – Un grazie a tutti i Sindaci e volontari dei cinque comuni aderenti alla nostra Avis comunale per la disponibilità e la collaborazione dimostrata nel tempo. Cerchiamo nuovi donatori, specie tra i giovani che sono il futuro e il motore del Paese».