L’attività di prevenzione della Polizia di Stato ad Ancona continua con il recente provvedimento di Avviso Orale emesso dal Questore nei confronti di un minore precedentemente segnalato per comportamenti che mettono in pericolo la sicurezza pubblica.
Il Questore, considerando plausibile che il giovane possa trarre sostentamento, anche parziale, da attività criminali, ha valutato la sua personalità e comportamento antigiuridico come una minaccia alla sicurezza pubblica, ai sensi dell’art. 1 del Decreto Legislativo n. 159 del 6 settembre 2011, in relazione all’art. 5 lett. a – n. 1 – del Decreto-legge n. 123 del 15 settembre 2023. Tale decreto introduce il comma 3 bis alla legge 159/2011, noto anche come “Decreto Caivano,” che mira a contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile, inclusa la sicurezza dei minori in ambito digitale.
Il giovane è stato ammonito con un Avviso Orale, notificato dalla Polizia di Stato in presenza di almeno un genitore o di un altro responsabile legale. Tale provvedimento ha l’obiettivo di ingiungere al giovane di abbandonare comportamenti delinquenziali, con finalità preventive e di recupero, coinvolgendo gli adulti responsabili del suo controllo ed educazione.
La Questura di Ancona è stata la prima in Italia ad applicare questa nuova normativa, dimostrando un impegno proattivo nel contrastare il disagio giovanile e eliminare focolai di criminalità che minacciano la sicurezza pubblica.
Il Questore Capocasa ha sottolineato l’importanza di garantire lo sviluppo corretto dei minori, implementando tutte le misure necessarie per contrastare il disagio giovanile e ridurre le sacche di criminalità che mettono a rischio la sicurezza pubblica.
I fatti
Durante un normale servizio di controllo del territorio, la Polizia ha notato alcuni giovani comportarsi in modo sospetto e cercare di eludere un controllo. Fermati dagli agenti, uno dei giovani ha cercato di disfarsi di sostanza stupefacente tipo “hashish.”
Successivamente, il giovane è stato trovato in possesso di ulteriore sostanza stupefacente.
Durante l’interrogatorio, il giovane ha indicato la presenza di ulteriori stupefacenti presso la sua abitazione, ma il controllo ha dato esito negativo.
La madre del giovane, nervosa e circospetta, ha gettato la sostanza nel giardino di casa. Entrambi sono stati deferiti per violazioni legate al possesso di sostanze stupefacenti, in conformità all’art. 73 del D.P.R. 309/90.