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Biocereals 4.0, agricoltura bio si fa più digital: convegno a Morro d’Alba

Biocereals 4.0
Biocereals 4.0 - Uso sperimentale di droni per la raccolta dati nelle aziende biologiche

Offrire alle realtà agricole biologiche delle Marche un’opportunità concreta di innovazione grazie a strumenti digitali. È il cuore del progetto Biocereals 4.0, condotto dalla cooperativa agrobiologica Montebello, soggetto capofila, e realizzato grazie all’apporto scientifico dell’Università Politecnica delle Marche e alla partnership tecnologica di Apra – Var. I risultati del progetto verranno illustrati nel convegno conclusivo dal titolo “Nuovi scenari per la transizione ecologica e digitale delle filiere agricole biologiche”, in programma giovedì 27 ottobre alle ore 17.00 a Morro d’Alba (An) presso l’azienda vitivinicola Mario Lucchetti. L’evento è organizzato nell’ambito del PSR Marche 2014/2020, sottomisura 16.1 – Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.

“Il progetto Biocereals 4.0 – dichiara Pierfrancesco Fattori, presidente della cooperativa Montebello – ha permesso di raggiungere un obiettivo molto importante per la crescita della nostra filiera biologica: favorire la digitalizzazione grazie alle moderne tecnologie dell’agricoltura di precisione, che rendono i processi produttivi più efficienti garantendo al contempo il consumatore in termini di sicurezza e affidabilità”.

Ad Univpm è stato affidato il compito di adattare lo strumento tecnologico alle esigenze della filiera agroalimentare. “La ricerca scientifica condotta nell’ambito del progetto – afferma il professor Raffaele Zanoli – offre soluzioni innovative per sostenere la filiera dei seminativi biologici verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale stabiliti dalle strategie Farm to Fork e Biodiversity 2030. Vanno in questa direzione anche i corsi di laurea promossi dal Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali che mirano a formare laureati con una preparazione interdisciplinare, in grado di gestire la complessità delle filiere agroalimentari”.

Sono numerosi i vantaggi che possono arrivare da questa “carica di innovazione”, come spiega Francesco Torriani, coordinatore del settore biologico per Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare: “Questi sistemi possono essere impiegati efficacemente in diverse fasi del processo produttivo, come ad esempio la programmazione delle semine, la gestione dei semi o il monitoraggio delle colture. Tra le innovazioni più interessanti c’è il Decision Support System (DSS), una tecnologia previsionale che permette di supportare l’imprenditore agricolo nelle decisioni aziendali, permettendogli di compiere interventi mirati per migliorare la resa delle coltivazioni e le condizioni di lavoro.”

Apriranno i lavori Davide Neri, direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali di Univpm, e Pierfrancesco Fattori della Montebello. Le relazioni tematiche saranno affidate a Raffaele Zanoli di Univpm (ricerca scientifica), Gianluca Regoli di Apra – Vargroup company (la tecnologia al servizio della filiera cerealicola) e ad Adriano Mancini di Univpm (intelligenza artificiale). Interverranno inoltre: Giovanni Girolomoni, presidente della cooperativa Girolomoni; Nunzio Isidoro, direttore dell’azienda agraria sperimentale “Pasquale Rosati” – Univpm e Francesco Torriani di Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare. Le conclusioni saranno affidate ad Ugo Testa, responsabile del Progetto Innovation Broker Pubblico – InnovaMarche; alla moderazione Francesco Solfanelli di Univpm.

Al termine è in programma un aperitivo degustazione con i vini della Cantina Lucchetti.
Per informazioni e adesioni: tel. 0721/720221; email segreteria@montebellobio.it.
In un’ottica di prevenzione da potenziale rischio di contagio da covid19, si consiglia di indossare la mascherina protettiva e di mantenere la distanza di sicurezza.

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La cooperativa Montebello, con sede a Isola del Piano (PU), fa parte dell’ecosistema Girolomoni, storica realtà del biologico con attività principale nella produzione della pasta biologica. La cooperativa Montebello nasce nel 2009 con l’obiettivo di favorire l’aggregazione delle produzioni biologiche per rendere economicamente sostenibile la loro trasformazione e quindi la commercializzazione. Oggi affianca gli agricoltori nei processi produttivi e si occupa di promuovere e facilitare la conversione all’agricoltura biologica. Associa 290 produttori e ha altre 100 aziende agricole in filiera, con una SAU (superficie agricola utilizzata) di 8.000 ettari di superficie agricola utilizzata e un potenziale complessivo di tutte le aziende afferenti di 30.000 ettari. Gli agricoltori associati producono cereali, olio di semi, foraggio e sementi.
Oltre alla cooperativa Montebello, l’ecosistema Girolomoni comprende: la cooperativa agricola Gino Girolomoni impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti da agricoltura biologica, la Fondazione Girolomoni per la cultura, l’agriturismo per l’accoglienza e il Consorzio Marche Biologiche per promuovere l’approccio di filiera e la necessità di fare rete. www.girolomoni.it