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Cna Agricoltori Ancona, azioni per la difesa dell’Olio delle Marche

fano

Il consiglio della CNA Agricoltori territoriale di Ancona ha organizzato un incontro congiunto con l’ A.I.F.O.  Marche (Associazione Italiana Frantoiani Oleari). L’A.I.F.O. oggi è il punto di riferimento dei frantoi d’Italia e recentemente è entrata nel sistema CNA Nazionale attraverso un accordo di affiliazione. Per tale ragione l’organismo territoriale della CNA Agricoltori di Ancona ha organizzato un incontro congiunto tra i vertici delle due associazioni per discutere delle problematiche del settore e condividere punti programmatici da perseguire insieme.

L’incontro ha visto la partecipazione per l’associazione dei frantoiani del presidente regionale Fausto Malvolti e del vicepresidente Gaetano Ugo Agostini. Per la CNA sono intervenuti la presidentessa della CNA Agricoltori di Ancona Anna Elisabetta Fenucci, la presidentessa nazionale della CNA Agroalimentare Francesca Petrini e il consigliere Marino Mosconi.

Nell’analisi fatta dai responsabili dell’AIFO marchigiano sulle problematiche del settore, grande preoccupazione riveste la frantumazione di questo comparto produttivo: la scarsa propensione all’aggregazione in questo settore preoccupa i vertici dell’AIFO e non permette una redditività accettabile da parte delle imprese.

Altro elemento di criticità è la necessità di far comprendere l’importanza della produzione artigianale di qualità dell’olio d’oliva, un elemento che deve essere pubblicizzato ed esplicato sia al grande pubblico dei consumatori, ma anche al settore ho.re.ca (canale importante di distribuzione del prodotto olio d’oliva). Su questo fronte anche i vertici CNA hanno concordato la necessità di azione di promozione del prodotto che permetta di valorizzare il lavoro di artigiani e agricoltori. Entrambe le associazioni concordano quindi sull’importanza dell’IGP Marche come punto di riferimento per l’olio marchigiano di qualità.

“Tra le iniziative comuni che vorremmo mettere in campo vi è la promozione dell’olio di oliva di qualità della Regione Marche – commentano Agostini e Fenucci, rispettivamente Vicepresidente AIFO Marche e presidente CNA Agricoltori di Ancona – prodotto con le olive del territorio da mastri oleari. Sicuramente la legge sull’olio turismo è un passo per promuovere la produzione di qualità, ma le nostre associazioni ritengono necessario mettere in campo più azioni.

Un esempio potrebbe essere sviluppare azioni nei confronti dei ristoranti sul modello “dalla vigna alla tavola”, con un omonimo programma “dal frantoio alla tavola” che permetta di incentivare i ristoratori ad organizzare serate di degustazione di prodotti con oli IGP o Bio delle Marche e con la presenza dei mastri oleari e degli agricoltori – concludono Agostini e Fenucci – Le nostre associazioni oggi hanno iniziato un percorso: già da subito cercheremo di sviluppare azioni congiunte tese a portare avanti gli obbiettivi comuni di promozione dell’olio d’oliva marchigiano”.