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Costruzioni ed Edilizia, crisi del settore nelle Marche causa Covid

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E’ allarme  per migliaia di imprese marchigiane delle costruzioni ed edilizia che rischiano di fallire a causa del blocco del sistema della cessione dei crediti.

I bonus avrebbero potuto essere l’unico efficace volano per la ripartenza post Covid dell’economia, ma si sono rivelati un boomerang, per un atteggiamento ondivago del decisore pubblico che all’inizio ha generato un’enorme aspettativa nei cittadini e nelle imprese, per poi fare marcia indietro, depotenziando, con continui interventi, lo strumento e la sua efficacia.

Il “ sistema casa” nelle Marche conta 29.546 imprese con quasi 58.000 addetti, il 15% di queste aziende rischiano di chiudere per crediti dallo Stato.

Il sistema della cessione dei crediti di imposta è bloccato dalla stretta adottata dalla maggior parte delle banche e degli intermediari finanziari, ritiratisi dagli acquisti, con il grave effetto che le imprese si trovano nell’estrema difficoltà di recuperare crediti presenti nei propri cassetti fiscali per lavori già eseguiti, ma con la certezza di dover pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi, portando l’intero settore sull’orlo del precipizio.

A compendio di un quadro normativo intricato, è arrivata l’approvazione della norma che ha previsto l’obbligatorio possesso delle attestazioni SOA per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516 mila euro, anche per le imprese che operano in subappalto.

Per denunciare questa drammatica situazione Confartigianato e Cna hanno organizzato presso la Regione Marche gli “Stati generali delle costruzioni” con i Presidenti di Anaepa Confartigianato Enrico Mancini e Cna Costruzioni Marco Rossi, i Presidenti regionali degli impiantisti di Confartigianato  Filippo Luna e di Cna Claudio Cardinali, i segretari  di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni e Cna Marche Otello Gregorini.

“Le incertezze normative sulle cessioni dei crediti per i bonus edilizi, ha affermato l’assessore regionale ai lavori pubblici Francesco Baldelli –  stanno bloccando preventivi, progetti e lavori e con essi le aspettative e le speranze di migliaia di imprese e famiglie.
Una norma quella sul superbonus scritta male e contraddistinta da un’incertezza normativa, ben sette cambiamenti in due anni, che ha finito con minare la fiducia e la certezza dell’intero sistema. Una misura nata con regole sbagliate che ha creato anomalie di mercato contribuendo all’aumento incontrollato dei costi e con il rischio, per il futuro, di numerosi contenziosi giudiziari e crisi delle imprese. La stessa norma che avrebbe dovuto far ripartire il settore edilizio sta, invece, rischiando di affossarlo.  Da ultime stime si parla di 5,4 mld € di crediti bloccati, di cui 3,7 mld € da superbonus 110 e 1,7 mld € da altri bonus edilizi.

A seguito della stretta al numero delle cessioni, decisa cambiando le regole del gioco nel corso della partita, alcune nostre imprese si sono ritrovate, da una parte, con in mano crediti senza valore perché inutilizzabili e, dall’altra parte, con spese già sostenute e da liquidare.

La Regione Marche chiede a Governo e Parlamento di: garantire un fondo adeguato per i crediti maturati e maturandi da famiglie, imprese e operatori finanziari; intervenire con una riforma organica dei bonus edilizi che garantisca il loro utilizzo a medio e lungo termine attraverso una proroga sensibile dei tempi di utilizzabilità, compatibile con le reali tempistiche di progettazione e realizzazione dei lavori, anche con la rimodulazione delle aliquote; spalmare la deducibilità irpef per i redditi capienti a 10 anni”.

Confartigianato e Cna, hanno rappresentato di nuovo le proprie ragioni alle forze politiche indicando le azioni da mettere in campo per affrontare e trovare una rapida soluzione al problema, prevedendo, tra l’altro, anche un intervento straordinario da parte dello Stato. La situazione, infatti, sembra destinata a degenerare rapidamente in crisi sistemica, con ricadute pesanti in termini di tenuta del sistema finanziario oltre che assumere, sempre più, i contorni di un serio problema sociale. Il rischio è che possano crearsi situazioni limite in cui soggetti senza scrupoli compaiano sul mercato per offrire condizioni fortemente penalizzanti alle imprese con crediti incagliati.

Agli Stati generali delle costruzioni hanno preso parte:   on. Tullio Patassini,  sen. Mauro Coltorti (Presidente Commisione Lavori Pubblici), on. Luca Paolini, on. Lucia Albano ed in videoconferenza on. Patrizia Terzoni e on. Alessia Morani. Tutti si sono impegnati a sostenere le rivendicazioni e le richieste di Confartigianato e Cna Costruzioni.