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Interporti terminal ferroviario, aperto bando di locazione

ANCONA 20 LUG. Interporto Marche ha pubblicato alcuni bandi, anche sul sito di Interporto Marche, per l’affidamento in concessione della gestione tecnica ed operativa del terminal Ferroviario e dei servizi connessi presso l’Interporto.

In sostanza la procedura di gara è volta ad affidare in concessione i servizi e le attività di gestione del terminal intermodale, il servizio di manovra ferroviaria e di handling e movimentazione, il servizio di manutenzione. La concessione è vincolata alla piena attuazione delle condizioni contenute nei documenti di gara. Le condizioni della concessione, della locazione e della vendita, il dettaglio dei servizi affidati al concessionario, la puntuale descrizione dei luoghi in cui gli stessi si svolgeranno.

Confartigianato sottolinea che il valore base della concessione della durata di 6 anni è fissato in 787.500€, soggetto a rialzi + IVA se dovuta, quale sommatoria dei seguenti canoni annui di locazione (72.55€ per il primo anno, 92.550€ per il 2° anno e 170.000€ per il 4, il 5 ed il 6° anno. Il prezzo di acquisto del terminal intermodale è fissato a 4.500.000€ oltre IVA soggetto a rialzo. Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 12 del prossimo 23 agosto.

Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti Marche vista l’indizione della gara di affidamento in concessione del Terminal intermodale esprime da una parte la propria approvazione dato che se il centro intermodale inerente ,lo scalo ferroviario venisse assunto in gestione o acquisito da un imprenditorie del settore, serio, affidale e collegato in rete con le infrastrutture ferroviarie ed intermodali potrebbe essere l’occasione per superare lo stallo attuale che non registra sviluppi in termini di traffici ferroviari. Confartigianato Trasporti e Logistica anche nei mesi scorsi era intervenuta nei confronti del presidente di Interporto per caldeggiare l’avvio di un nuovo progetto di stoccaggio dei cereali da trasportare a mezzo treno, progetto che al momento è rimasto fermo anche se era e poteva essere una grande opportunità di sviluppo per il trasporto intermodale e per l’agricoltura delle Marche, che con un centro del genere poteva collocare le proprie produzioni sia in Italia che all’estero.

Ma anche questa ipotesi ha registrato difficoltà e purtroppo ad oggi nonostante l’investimento doveva essere fatto in gennaio è tutt’ora sospeso.
Ovviamente ci sono anche preoccupazioni dato che andrebbe evitato che un solo imprenditore, magari potesse monopolizzare questa importante infrastruttura realizzata con le risorse pubbliche, che se ben gestita può essere fonte di lavoro e sviluppo per il sistema produttivo dell’Italia Centrale.