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ISTRUZIONE A RISCHIO PER GLI STUDENTI NON VEDENTI E NON UDENTI DELLE MARCHE

scuola banchi aulaANCONA 10 GEN. Gli studenti non vedenti e quelli non udenti della nostra regione rischiano concretamente di andare incontro alla sospensione del servizio di assistenza scolastica domiciliare sino ad oggi erogato dalle province.

La legge N° 56 del 7 Aprile scorso infatti prevede che le province, oltre a non essere più enti elettivi da parte dei cittadini, diventino enti di area vasta destinati ad esercitare alcune funzioni fondamentali previste dalla costituzione, tra cui non rientrano i servizi sociali quali quello dell’assistenza scolastica domiciliare ai non vedenti ed ai non udenti.

Di fatto, dopo il 31 Dicembre scorso, le 300 famiglie ed altrettanti operatori specializzati nell’assistenza domiciliare quotidiana agli studenti minorati sensoriali non sanno più se il servizio continuerà o verrà sospeso; soprattutto sono all’oscuro di chi lo erogherà le settimane ed i mesi prossimi. I genitori inoltre ignorano totalmente chi si occuperà della trascrizione dei testi scolastici per i i bambini che non vedono o chi aiuterà i bambini sordi nella comunicazione e nell’elaborazione dei contenuti didattici.

Le associazioni dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell’Ente Nazionale Sordi hanno aperto con la Regione Marche un confronto già da tempo, proprio in previsione di quell’impasse in cui siamo ora.

Le due associazioni infatti avevano temuto il presente passaggio istituzionale proprio perché un servizio delicato e complesso come questo avrebbe rischiato di incepparsi.

I dirigenti regionali e provinciali di U.I.C.I. ed ENS rivendicano con forza il rispetto della legge N° 67/1993, tutt’ora in vigore, e richiamano l’attenzione delle istituzioni sulla indispensabilità di questo servizio per i disabili sensoriali, nonché sulle conoscenze specialistiche che gli operatori debbono possedere, per corrispondere alle esigenze di questi studenti.

Ens e Uici in fine chiedono al Presidente Spacca ed al Vicepresidente Canzian di dare un segnale di disponibilità al dialogo per l’individuazione di quali enti territoriali gestiranno l’assistenza domiciliare scolastica di tutti i minorati sensoriali.