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KUM! Festival ad Ancona, programma 15 ottobre

Kum! Festival
Kum! Festival

Ancona – Domani sabato 15 ottobre, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, si terrà la seconda tappa di KUM! Festival, manifestazione dedicata alla cura e alle sue diverse pratiche, con un ricco programma di incontri e conferenze.
Gli eventi Psicologia da Tè e Aperipsì sono gratuiti.
I biglietti per tutti gli altri eventi si possono acquistare sul sito www.kumfestival.it o presso le biglietterie fisiche del Teatro delle Muse e nell’Auditorium de La Mole.
La biglietteria in Auditorium è aperta venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 dalle 10 alle 20.

Il programma di sabato 15 ottobre

10.00 – Sala delle Polveri – Federico Faggin e Ines Testoni – Esisteremo dopo la morte?
La filosofa e tanatologa Testoni e il fisico Faggin, inventore cinquant’anni fa del primo microprocessore, provano a reinterpretare le leggi della natura alla luce di uno sguardo scientifico e razionalista per lasciarsi alle spalle la visione nichilista della morte.
10.30 – Auditorium – Rosella Postorino – Ingoiare la morte, desiderare la vita
Rosella Postorino, a partire dal suo romanzo Le Assaggiatrici – nel quale si è ispirata alla storia vera di Margot Wölk, assaggiatrice di Hitler – porta una testimonianza inaggirabile sui temi della guerra, dell’amore, della morte e della fame di vita che ci impedisce di accettare la fine.
11.00 – Magazzino Tabacchi – Erica Ferrario, con gli allievi di Accademia 56 – Françoise Dolto. I bambini e la morte
Dove vanno i nostri cari quando non ci sono più? Quando moriranno i nonni o i genitori? Anche i bambini si interrogano sulla morte. Ripercorrendo l’esperienza della pediatra e studiosa di psicoanalisi infantile Françoise Dolto, la psicoanalista Erica Ferrario ci suggerisce come rispondere alle domande dei più piccoli senza traumi ma anche senza sconti.
11.30 – Sala delle Polveri – Maurizio Balsamo e Monica Farinelli – L’importanza del nome
Il nome ci identifica e garantisce un’armatura contro la fragilità dell’esistenza. La fine, però, fa vacillare ogni schermo di protezione. Per affrontarla occorre cambiare prospettiva e intendere la morte come un moto di avvicinamento a qualcosa di nuovo. La psicoterapeuta Farinelli e lo psicoanalista Balsamo sottolineano L’importanza del nome.
12.00 – Magazzino Tabacchi – Nicoletta Dentico e Francesco Morace, modera Andrea Capocci – Quale futuro possibile? Gli italiani, la geopolitica, la salute globale (a cura di Alce Nero)
Un doppio sguardo sul futuro della nostra società, fragile e significativamente interdipendente dalla metamorfosi degli scenari geopolitici lo offrono la giornalista esperta di cooperazione internazionale e diritti umani Nicoletta Dentico, e il sociologo Francesco Morace. Modera il giornalista Andrea Capocci.
12.00 – Auditorium – Luigi Manconi e Vincenzo Paglia – Di chi è la mia vita?
Ogni scelta sul fine vita dipende dalla risposta a una domanda semplice e inesauribile: di chi è la mia vita? Il sociologo Manconi e Monsignor Paglia presentano due visioni del mondo lontane eppure destinate al confronto. L’una religiosa, legata all’idea che qualcosa di più grande abbia l’ultima parola sulla vita e sulla sua fine; l’altra laica, certa che la vita appartenga al solo individuo che la vive, nel bene e nel male.
12.30 – Evento speciale – Libreria – Isabella Guanzini, coordina Simone Regazzoni – Presentazione Collana Melangolo Kum – Vol.V / Come ripartire. Cantieri
Guanzini e Regazzoni presentano Come ripartire, il quinto volume della collana di libri “Kum! Le pratiche della cura”, edita da Melangolo, che trascrive in presa diretta le voci e gli interventi più originali che di anno in anno sono presentati al festival.
14.00 – Auditorium – Aldo Becce – Morte, Lutto, Risurrezione
Lo psicoanalista Becce riflette sull’incontro impossibile ma non rinviabile con la morte e analizza il trauma della perdita, mettendoci di fronte alle uniche due possibili reazioni: l’elaborazione del lutto o la condanna autoinflitta a morire con chi ci ha lasciati.
14.00 – Magazzino Tabacchi – Giovanni Bottiroli – Marcel Proust. Il tempo, la morte, la risurrezione
Dalla poesia alla prosa, il filosofo Bottiroli ci conduce tra le pagine della Recherche proustiana dove è racchiusa la risposta a due interrogativi fondamentali: è possibile contrastare l’inesorabile? Ed esiste una possibilità di redenzione per il tempo perduto? L’opera di Proust risponde come Freud e la dottrina cristiana: il tempo accade sempre due volte.
14.30 – Sala delle Polveri – Antonio Moresco – La vita e la morte abbracciate
La vita e la morte viste dagli scrittori e dai filosofi: come già nelle pagine dei suoi ultimi libri, lo scrittore Moresco racconta il crinale estremo della vita e della morte, che non sono due opposti speculari su una stessa linea orizzontale, ma si presentano abbracciate.
15.30 – Magazzino Tabacchi – Elio Grazioli e Riccardo Panattoni – Il buon uso della fine
Quando la fine si avvicina, l’unica cosa da fare è un’opera d’arte. Il critico d’arte Grazioli e il filosofo Panattoni, a partire da una selezione di opere ultime di artisti famosi, fanno luce sui tentativi di questi ultimi di raggirare la morte.
16.00 – Sala delle Polveri – Rocco Ronchi – Come farla finita con il finire
Secondo Alcmeone di Crotone, medico e filosofo pitagorico, gli uomini muoiono perché non sanno congiungere il principio con la fine. E invece il pensiero dovrebbe imparare a riconoscere il destino nei segni sconnessi che vediamo: ne parla il filosofo Ronchi con un excursus nel pensiero di grandi filosofi tra cui Spinoza, Nietzsche e Bergson.
16.00 – Auditorium – Federico Leoni – Henri Bergson. L’invenzione dell’immortalità
Henri Bergson ha tentato un’audace interpretazione di quella che è forse la più notevole tra le nostre invenzioni tecnologiche, l’anima immortale. Dove c’è umanità c’è credenza nell’anima e nella sua immortalità. Ma da dove proviene la necessità inaggirabile di dar vita a questo feticcio? In che modo questo singolare oggetto tecnico viene fabbricato dalle culture più disparate?
17.00 – Magazzino Tabacchi – Laura Campanello, Rabih Chattat, Sharon Nahas, con gli allievi di Accademia 56 – Vivere il tempo nel fine vita: il ruolo delle cure palliative (a cura di Fondazione Seragnoli)
Fine vita è il termine utilizzato nel momento in cui esiste una prognosi precisa e di breve durata. Ma la vita è vita fino alla fine, e la fine non è solo un tempo di cui è necessario prendersi cura, bensì una grande occasione per avvicinarsi al mistero della vita, per sanare ferite interiori, per riempire di significato ogni istante. L’oncologa Nahas, lo psicologo Chattat e la filosofa e consulente pedagogica Campanello si confrontano sul ruolo delle cure palliative.
18.00 – Auditorium – Massimo Recalcati – Freud e la pulsione di morte
La scoperta più sconcertante del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, è quella spinta distruttiva e autodistruttiva al cuore dell’esperienza umana da lui battezzata “pulsione di morte”. Come il riferimento alla morte può implicare la forza vitale della pulsione? Il direttore Recalcati esplorerà il significato e l’importanza di un’intuizione imprescindibile per l’essere umano e per la psicoanalisi.
19.00 – Auditorium – Moni Ovadia – Morire dal ridere
Ogni cultura ha il proprio umorismo, anche in fatto di morte. In Morire dal ridere l’attore e regista Moni Ovadia ci racconta come il popolo ebraico, e in particolare quello di lingua yiddish, abbia imparato ad esorcizzare e desacralizzare la morte con un umorismo che germoglia e si sprigiona sul limitare dell’abisso.
19.00 – Sala delle Polveri – Patrizia Caraveo – La sorprendente vita delle stelle morte
Sguardo rivolto alle stelle con l’astrofisica Caraveo: anche queste, come tutto ciò che abita l’universo, sono soggette a cicli di nascita e morte. Nel loro caso, però, la morte è trasformazione in qualcos’altro: quando non hanno più energia sufficiente a rimanere in vita, le stelle più piccole diventano nane bianche, quelle più grandi esplodono in supernovae, lasciando in ricordo stelle di neutroni o buchi neri.
21.30 – Evento speciale – Cinema Italia – Brado (regia di Kim Rossi Stuart)
Sul palco del festival, insieme a Recalcati, l’attore e regista Kim Rossi Stuart presenta il suo ultimo film: Brado, da lui scritto e diretto, in uscita nelle sale dal 20 ottobre: il racconto di un amore filiale da riconquistare a costo di una dura lotta. In un dialogo stimolante con il direttore di KUM!, Rossi Stuart approfondisce i temi della pellicola e risponde ad una domanda: bisogna domare la vita o lasciarsi domare? Segue una riflessione cinematografica con il critico Andrea Bellavita, che ci guida attraverso la straordinaria filmografia del regista Clint Eastwood, per vedere come e quanto vi affiori il tema della fine. Modera Carolina Iacucci.
Inoltre, davanti a un tè o a un aperitivo, alcuni appuntamenti con psicologi e psicoterapeuti:
17.00 – Psicologia da Thé – Sala Boxe – Vincenzo Marzulli, con gli allievi di Accademia 56 – Charles Baudelaire. Mistica infuturante (in collaborazione con Alce Nero)
La poesia di Baudelaire non cessa di frequentare il lato oscuro dell’umano, di lambire il demone malinconico e di consegnarsi almeno in parte alla caduta. È possibile leggere a rovescio questa poesia del male, ritrovando la libertà nell’attimo che si infutura? Lo psicologo e psicoterapeuta Marzulli tenterà di rispondere a interrogativi come questo.
19.30 – Aperipsì – Foyer – Anna Stefi, con gli allievi di Accademia 56 – Camus, La Peste
Un incontro con la psicologa e docente di filosofia Stefi per riflettere su guerre e pestilenze, flagelli dell’umanità, rileggendo La peste di Albert Camus 75 anni dopo.

La manifestazione è organizzata dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana, e la cura di Jonas Ancona per le attività sul territorio (www.kumfestival.it).

Per informazioni: www.kumfestival.it | Segreteria organizzativa: 071.9257825

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